ASCOLI PICENO – Terza sconfitta consecutiva per i bianconeri (0-2 col Foggia) che restano da soli in fondo alla classifica. Reti di Camporese e Chiricò per i pugliesi, nei bianconeri hanno sicuramente pesato le numerose assenze.

L’allenatore in seconda dell’Ascoli Enzo Maresca: “Non solo una brutta battuta d’arresto, è un momento non bello, è molto delicato veniamo da tre sconfitte. Dobbiamo trovare la forza per uscirne in fretta, oggi non è comunque tutto da buttare. Le assenze non possono essere un alibi, i quattro assenti sono importanti ma chi lo ha sostituito ha dato tutto. Ognuno può fare il tipo di analisi che vuole, la partita di oggi era molto delicata, ho detto ai miei che chi segnava per primo si portava a casa la partita, come poi è successo. C’è stata molta tensione come se fosse stato uno spareggio, ma dobbiamo pensare che mancano ancora 28 partite, dobbiamo pensare a tornare a fare risultato. I tifosi hanno ragione a lamentarsi, è comprensibile, ma i nostri giocatori stanno dando tutto. Ha pesato un episodio, non la mancanza di impegno o l’approccio alla partita. Ancora un gol su calcio d’angolo? E’ un aspetto che dobbiamo migliorare. E’ il risultato che comanda, noi con Fulvio ci riteniamo responsabili e ci sentiamo sotto esame”.

L’allenatore del Foggia Giovannino Stroppa: “Abbiamo dato continuità alle nostre prestazioni, siamo in salute, abbiamo avuto la serenità di imporci da subito. Potevamo andare subito in vantaggio, era uno scontro diretto, i ragazzi sono stati bravissimi. Vorrei dedicare la vittoria alle vittime del 99′ di viale Giotto di cui ricorreva ieri l’anniversario. Oggi siamo stati bravi a non subire gol, offrirò una cena ai miei giocatori; domenica scorsa avevamo dominato la partita ed abbiamo perso, siamo stati bravi a non deprimerci. L’Ascoli è una delle squadre che gioca meglio in serie B, l’ho studiata e mi piace molto. Non è facile continuare su questa strada ma secondo me gioca un calcio importante, faccio i complimenti ai miei giocatori che si sono imposti dal primo minuto.


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