SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Piero Celani, consigliere regionale di Forza Italia, torna sul tema della sanità e sul presidio ospedaliero unico.
“Ospedali unici avanti tutta – afferma in una nota – La strategia regionale mirata alla costruzione di ospedali unici, uno per provincia, prosegue di buona lena. Anche Fermo avrà il suo nuovo nosocomio. Sorgerà a Campiglione ed è stato appena aggiudicato l’appalto per 60 milioni. A Macerata sorgerà alla Pieve così come a Pesaro, a Muraglia. Avanti tutta quindi, ma fino a Fermo”.
“Il Piceno, infatti, non dà segni di vita. Tutto tace, meglio, tacciono tutti. Sembrano così lontani i tempi delle polemiche su dove si dovesse far sorgere il nuovo ospedale unico del Piceno. Campolungo? Pagliare? Centobuchi? O chissà dove – aggiunge Celani – Ora il rischio che a scegliere la località ci penserà un algoritmo, quello che usa la Regione per individuare il sito diventa sempre più concreto, perché la politica picena sembra che abbia fatto un passo indietro e tace quando invece dovrebbe parlarne in Conferenza dei Sindaci. Il problema è estremamente importante per essere lasciato alla soluzione individuata da un software. Riguarda la nostra salute, la salute dei Piceni, perché a farne le spese saranno proprio loro, costretti a peregrinare di ospedale in ospedale, fuori area vasta”.
Il consigliere regionale dichiara: “Occorre quindi che la Conferenza dei Sindaci restituisca il primato della politica su anonimi software e individui un sito dove far sorgere il nuovo ospedale, e con questa proposta, confrontarsi poi con la Regione – prosegue – Mi auguro che i primi cittadini dell’area vasta 5, ed in particolare quelli di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, in tempi brevi convochino la relativa conferenza, in cui auspico una ritrovata unità di intenti. Si impegnino insieme ai colleghi dell’area vasta, a trovare una soluzione quanto più possibile condivisa che getti le basi di una sanità picena, in grado di dare risposte ottimali ai nostri concittadini, in un futuro più prossimo possibile”.
“E’ pur vero, che nel lontano 16 dicembre 2011, la Regione Marche con la deliberazione consiliare 38, al fine di ridurre l’allora (e l’attuale) frammentazione della rete ospedaliera, definì le linee di intervento che dovevano condurre al progetto di gestione integrata sperimentale tra l’ospedale di Ascoli e quello di San Benedetto, nel contesto dell’area vasta 5, propedeutica all’istituzione dell’azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche Sud“, al fine di avere un nodo di riferimento, per la copertura del bisogno di cura e assistenza dei pazienti acuti al livello minimo di area vasta – conclude il politico ascolano – Da quel dì però nulla è stato fatto: allora, si inizi a localizzare il nuovo ospedale secondo i criteri del decreto Balduzzi, si chieda alla Regione quali e quante risorse ci sono per realizzarlo, cessi, quindi la gestione integrata sperimentale dei due ospedali, per costituire così l’azienda ospedaliera Marche Sud, costituita dal nuovo ospedale e dai due presidi sanitari di Ascoli e San Benedetto. A questo punto la palla passerebbe alla Regione e di contro sarebbe un bel segnale che la Politica dà al territorio, con la fine di un inutile e sterile campanilismo, che almeno nella sanità, non ha ragione di esistere”.
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Nel caso si dovesse ricorrere al famoso algoritmo, per vicinanza alle maggiori arterie di comunicazione (A14, stazione ferroviaria e SS16), per il numero di abitanti serviti e per maggior numero di presenza nel periodo estivo, credo che la scelta non possa che essere Centobuchi o al massimo Pagliare. Dovrebbero invece rimanere i pronti soccorsi degli ospedali di San Benedetto ed Ascoli, magari rafforzando in modo profondo quello che è il primo pronto soccorso per interventi delle Marche, cioè quello di San Benedetto. Il problema saranno le due strutture, che svuotate, resteranno altre due cattedrali nel deserto…
Tranquillo, spero e penso che non si debba né arrivare al famoso algoritmo e né ad altre sciagurate scelte. L’ospedale Unico il Piceno già ce l’ha ed è l’ospedale provinciale Mazzoni. Se i nostri rappresentanti avranno un minimo di responsabilità verso i cittadini dell’intero territorio (che ricordo va da Comunanza a Cupramarittima), indirezzeranno i fondi per l’eventuale costruzione di un nuovo scatolone vuoto, sul Mazzoni attrezzandolo con macchinari e Primari di primo livello. Ricordo che l’ospedale provinciale come struttura è in regola per ricoprire tale ruolo come del resto lo è già, ed ha spazi per espandersi. Inoltre si trova alla periferia est della città, raggiungibile in soli 5 minuti dal raccordo autostradale e perfettamente baricentrico per tutto il Piceno. Ovviamente parte del risparmio che se ne ricaverebbe dovrebbe essere impegnato per il Madonna del Soccorso portandolo ad un livello tale da essere all’altezza per le esigenze estive, ma che dovrà sempre fare riferimento al Mazzoni. Mi si dica un solo motivo per giustificare una spesa enorme e improponibile per lo stato attuale della sanità italiana per giustificare la costruzione di un gemello del Mazzoni a pochi chilometri come potrebbe essere Campolungo, anche se in un area a costi zero, indicata dal sindaco castelli.
Probabilmente i dati che hai non sono corretti o non conosci e dati reali: Il territorio più popoloso e meglio servito è quello che va da Ripatransone fino a Colli (dati ufficiali circa 113.000 abitanti nel periodo invernale e presista, ora sono qualche migliaia in più), oltre tale “confine” meno popolazione e zero infrastrutture se togliamo il raccordo ascoli mare, di conseguenza per coerenza e scelta razionale se si dovesse fare il famoso ospedale unico dovrà essere realizzato verso mare e non a 25 km dalla A14, è pura razionalità ed aggiungerei intelligenza! Senza considerare, ma si deve considerare, l’elevato rischio sismico della zona ascolana e ad ovest della stessa. La politica regionale sta andando verso un ospedale per provincia, con dislocazione verso zone densamente popolate e ben raggiungibili, esclusione diretta del Mazzoni. Concludendo si avranno 3 ospedali a breve raggio. Con l’effetto di avere il più utilizzato sulla costa, il più specializzato zona Centobuchi/Pagliare ed il Mazzoni. Se non te ne sei accorto, hanno già iniziato i tagli anche al Mazzoni.
Sicuramente e non probabilmente i motivi che hai elencato e che dovrebbero escludere la scelta del Mazzoni quale ospedale unico del Piceno sono totalmente fuoriluogo ed inesatti. Per prima cosa sia a Pesaro che a Macerata e mi sembra pure nel caso di Fermo, sono state scelte aree ricadenti nei rispettivi comuni capoluoghi per edificare gli ospedali unici. Quindi, anche nella sciaugurata ipotesi si proceda nella inutile costruzione di un gemello del Mazzoni l area “gratuita” di Campolungo indicata dal Sindaco sarebbe ugualmente la più coerente. Se si dovesse procedere al sistema algoritmo per individuare il luogo più consono per l edificazione, come avvenuto per Macerata, si terrà in considerazione solo l essere baricentrico per tutto il territorio e nulla altro. Aggiungo, solo per diritto di cronaca e per tua conoscenza che per quanto riguarda le infrastrutture il Mazzoni e` facilmente raggiungibile da tutto il territorio tramite un raccordo autostradale, una linea ferroviaria quale la Ancona- Ascoli Piceno e la linea bus Civitanova Marche-Ascoli. In ultimo sappi che il medesimo nosocomio in seguito ai terremoti degli appennini non ha subito alcun danno dimostrando la completa sicurezza e che la zona che va dal comune del capoluogo al comune di Monteprandone e` “zona sismica 2”, quindi anche sotto questo ipotetico e tuo fantasioso punto di vista nulla cambierebbe. Ripeto stai tranquillo che nella tua città l ospedale rimarrebbe ed anzi potrebbe essere migliorato utilizzando parte dei fondi che invece alcuni vorrebbero dilapidare per un opera inutile.
Ti dimostro che quanto da te scritto è solo fantasia: Fermo, ospedale unico in zona Campiglione di Fermo, per farti capire è come se si facesse a Centobuchi rispetto ad Ascoli. Macerata, l’ospedale si farà a Pieve, quindi a ovest di Macerata, per il semplice fatto che è baricentro con San Severino (15.000 abitanti), Tolentino (20.000 abitanti), Macerata stessa, Urbisaglia e Loro Piceno (7.000 abitanti), Treia (10.000 abitanti), Corridonia (15.000 abitanti) e mi fermo qui… Tutti questi paese fanno più abitanti di Macerata e credo sia corretto così, nulla c’entra con i paesini intorno ad Ascoli, Tolentino da sola fa 20.000 abitanti, quasi quanto tutta Ascoli città, se escludiamo gli abitanti del territorio (frazioni varie). Pesaro, l’ospedale verrà realizzato a Muraglia a sud di Pesaro a diversi km e sulla costa. Come vedi quello che scrivi e che pensi è utopia, te ne accorgerai! Per quanto riguardano le vie di comunicazione, non c’è partita, ti arrampichi sugli specchi: con il raccordo (già il nome ti fa capire che vi collega con il mondo, a noi non serve siamo nel mezzo delle vie di comunicazione), con il treno basta dire che se vuoi andare da qualche parte devi passare da San Benedetto, non capisco come fai a parlarne… di conseguenza S.S.16 etc etc…. Capisco che vi resta solo l’ospedale, ma perderete anche quello… Per quanto concerne il terremoto, mi pare che siate nel famoso Cratere, giusto?, non aggiungo altro!
Fattene una ragione, ci saranno due ospedali smontati, uno grande spero a questo punto almeno funzionale e sarà verso la costa, come è giusto che sia, sia per numero di abitanti, sia per collegamenti sia per maggior peso economico della zona.
Scusate se intervengo nella vostra discussione. Innanzitutto mi auguro che lei (rodo71) abbia ragione ma ho forti dubbi. Questi: è il periodo giusto per raccontare favole. Fra due (2) mesi esatti ci saranno le elezioni governative e la regione Marche è governata da un Partito che ritenerlo alla frutta è poco. Chi si trova in condizioni simili è costretto a tentare il tutto per tutto e per dirla in sambenedettese al detto ‘o merda o berretta rossa’. Stanno infatti prospettando un ‘paradiso ospedaliero’ che nessuno avrebbe osato immaginare fino a un mese fa. Cinque nuovi ospedali super tecnologici ben sparsi su tutto il territorio marchigiano. Altro che la Lombardia!
Ceriscioli e Urbinati sul fantomatico nuovo ospedale piceno vogliono semplicemente aumentare le proprie chance in vista di un potenziale saldo di qualità oltre regione. Insomma fumo negli occhi senza però sbilanciarsi sulla ‘location’ (che cazzata l’algoritmo!), usando una parola astrusa, perché i voti vorrebbero prenderli in tutto il Piceno. Praticamente un “non dir niente” che è il modo indegno ed ipocrita seppur consueto al quale però, fortunatamente, abboccano sempre meno elettori. Anche i loro galoppini si stanno svegliando e vogliono farli fuori.
Non conosco bene le altre realtà provinciali marchigiane, e qui entro in pieno nel merito della questione dei due commentatori. Il Piceno, invece lo conosco benissimo. Ha ragione “Giampy” ma non perché vuole la cosa più giusta. Ma perché il ‘Mazzoni’ ha goduto di incredibili investimenti da parte della Regione con lo scopo di farne un vero seppur, ad oggi, incompleto ospedale a discapito del Madonna del Soccorso le cui uniche migliorie sono state di immagine quindi chiaramente meno costose e, aggiungerei inutili, in un ‘non ospedale’. Il tutto grazie al silenzio interessato della classe politica sambenedettese che negli anni ottanta, novanta, duemila ha avuto al potere il Pd e i suoi surrogati. Insomma il Partito di chi ha raccontato le recenti favole di natale.
Aggiungo che un ospedale diverso non crescerà se non tra un quarto di secolo. Sia perché chi lo annuncia oggi è abituato a raccontare illusioni, sia perché (questo motivo è molto più importante) la comunità picena potrebbe arrabbiarsi di brutto al pensiero dei loro soldi spesi per rendere semi-funzionale il nosocomio ascolano poi dismesso o quasi. Milioni di euro buttati al vento che per ammortizzarli servirebbero oltre 20 anni. Appunto, come volevasi dimostrare. Capito ‘rodo71’?
Caro Rodo71 già in passato ho avuto modo di controbattere a tuoi commenti in ambito calcistico e se non erro anche allora dimostravi in essi il tuo bieco campanilismo verso Ascoli città che verso l Ascoli calcio. Solo dire che il tuo capoluogo conta 20.000 abitanti non lascia alcun dubbio su quanto sopra detto. Quindi chiudo qui , ogni altra parola sarebbe tempo perso. Aspetto altri interlocutori con meno astio verso Ascoli.
Se quello di Rodo71 è odio verso l’Ascoli e bieco cmpanilismo, lei ha sicuramente un complesso di superiorità ingiustificato nei confronti di Samb e San Benedetto del Tronto. Oltre allo stesso bieco campanilismo. Per la precisione. Volgendo il discorso più verso i fatti che verso i “sentimenti” credo che il vs dialogo possa diventare più costruttivo.
Assolutamente no. Forse in campo prettamente calcistico, oltremodo più che giustificato, il nostro non è un complesso ma una certezza di superiorità e qui non ci piove. Inoltre non provo nessuna rivalità ovviamente per il semplice fatto che questo tipo di sentimento è riservato solo a chi, trovandosi in una situazione inferiore, (da anni), ambisce al raggiungimento quantomeno di una situazione di parità. Tornando al sociale e trovandoci nella medesima situazione sopradescritta, nei miei commenti non troverà mai nulla contro la città di San Benedetto, anzi, avrà letto anche che è la mia meta estiva,come di molti ascolani, per via del mare e che spero non si faccia surclassare da Senigallia in ambito turistico. Al contrario molti suoi concittadini evitano di visitare Ascoli, ma forse qui il fatto è dovuto a una mancanza di gusto e interesse per monumenti, musei, teatri e di tutto ciò appartiene alla sfera culturale. Saluti. p.s. sono sicuro che non ci potrà mai essere un dialogo con il Rodo71 almeno finchè non aprirà gli occhi accorgendosi di non trovarsi al centro dell’universo ma solo in una ridente cittadina balneare.
Nella prima parte ha confermato la mia tesi. Nella seconda anche. Nella terza è fuori della realtà perché i sambenedettesi vengono volentieri in Ascoli, ne ammirano la bellezza ma sono convinti che, a parte qualche accenno di miglioramento negli ultimi anni,a non saper valorizzare la città sono proprio gli ascolani. È vero che dobbiamo stare attenti a non farci superare da Senigallia ma molto più vero che molte città storiche molto meno belle di Ascoli vi superano da sempre e la cosa a noi sambenedettesi dispiace molto.Potremmo avere vicina una Siena, una Lecce, una Orvieto e tante altre i cui cittadini hanno saputo valorizzar, attirando una marea di turisti dei quali traggono vantaggio anche le città rivierasche più vicine. No, non credo che gli ascolani lo abbiano fatto per dispetto.
Concordo direttore, il fatto che Ascoli non sia ben valorizzata, proprio dagli ascolani, porta danno anche a noi della costa! Il Salento trae beneficio da Lecce (a mio personale avviso meglio Ascoli), l’Argentario da Siena Arezzo e i tanti paesini ben sponsorizzati dalla regione o provincia, Ostia (ed è tutto dire) da Roma… Caro Giampy non siete superiori a nulla ed a nessuno, credete di esserlo, ma non lo siete proprio… Il complesso di inferiorità sta proprio del credere che qualcuno sia superiore, e questo accade quando ci si sente in inferiorità, proprio come succede a te!
Infatti io amo arte, cultura, letteratura e nello specifico pittura… Non ho mai parlato di Ascoli città in modo negativo da questo punto di vista, anzi il contrario… Viaggio molto per lavoro, forse al contrario di te Giampy che sei radicato al tuo orticello, e parlando con Lombardi, Veneti od Americani ed Inglesi, elogio sempre il ns territorio, dalle bellezze del Conero alla pace dei Sibillini, passando per Ascoli Urbino e tutte le ex città feudali marchigiane… Quello che tu e molti tuoi concittadini non capite è che l’800 è finito da 2 secoli, e che le cose cambiano… Dimostrazione è l’importanza che oggi ha San Benedetto o Civitanova Marche od anche Senigallia rispetto alle ex provincie, ed uso ex perché oramai a nulla più servono! Sono dati di fatto, ripeto Giampy io uso dati e numeri tu fantasiose ricostruzioni, esci e vai a vedere cosa c’è in giro per il mondo, non restare nel tuo orticello!