ASCOLI PICENO – A poco meno di una settimana dalla sfida che vedrà l’Ascoli Picchio sfidare al “Del Duca” il Cittadella, Serse Cosmi fa il punto sulla squadra e sul mercato dei bianconeri: “Tutti i ragazzi si sono ripresentati in condizioni ottimali, hanno fatto quello che gli avevamo chiesto. Addirittura Addae, che è quello che ha affrontato il viaggio più lungo, è tornato dimagrito. Ci stiamo concentrando su concetti specifici, non più su quelli generali. Sono tanti anni che sto nel calcio, ho vissuto tanti calciomercati, anche quelli che si facevano a novembre, ma questa è la prima volta in cui tutti gli obiettivi prefissati sono arrivati nel minimo tempo possibile, e sono proprio i giocatori che volevamo. Ringrazio il presidente e la società, a volte si aspetta l’ultimo giorno disponibile per risparmiare qualcosa, qui non è stato così. Questo mercato comunque è troppo lungo, alla fine può essere dannoso per le società”.

Mister Cosmi parla poi dei nuovi arrivi in attesa dell’ufficialità di Monachello, con l’attaccante di proprietà dell’Atalanta siamo ai dettagli finali: “Martinho lo conoscevo da tempo lo avrei voluto anche in altri posti ma aveva valutazioni proibitive. E’ un caso che sia in serie B, è un ragazzo sensibile ed è nel posto giusto, qui lo faremo sentire quello che è, un giocatore da serie A. Fa dei movimenti sofisticati che fanno solo i giocatori evoluti. Senza dimenticare che aspettiamo Mignanelli, il posto per lui non è precluso. Pinto? Ha avuto qualche difficoltà, ma va apprezzato, ha il piede per stare a questi livelli, forse soffre troppo l’emotività. Da Ganz ci aspettiamo tanto, visto anche l’investimento economico, ma non bisogna fare l’errore di volere troppo e subito, bisogna dargli tempo. I nuovi arrivi hanno giocato tutti poco per scelta tecnica, non per infortuni, la cosa mi incuriosisce ma dobbiamo permettergli d recuperare la forma”.

L’allenatore dell’Ascoli fa poi una panoramica su alcuni giocatori del Picchio: “Rosseti lo considero un altro acquisto, a Siena era il migliore della formazione primavera. Ha grande disponibilità e grande spirito, non deve sentirsi la riserva di nessuno perché non lo è. E’ mancato molto alla squadra. Castellano? Lo vedo bene, ho avuto diversi giocatori provenienti dal settore giovanile dell’Atalanta, sanno stare in campo e conoscono i movimenti giusti, lui è figlio di quella squadra, ovviamente deve migliorare, guardi Buzzegoli se vuole crescere, può insegnarli tante cose. Bianchi non si muove, non giocherà tutte le partite ma è fondamentale in un centrocampo a tre. Il ritorno di Mengoni andrà a completare il reparto, al massimo in difesa potrà servire un profilo ben definito, un giovane che stia dietro a Gigliotti. I nostri difensori, sono professionisti veri, De Santis dobbiamo godercelo ora perché se seguita ad ascoltare tra due anni sarà in serie A. Mogos mi ha sorpreso positivamente, Buzzegoli è un piacere allenarlo. Clemenza e Varela sono le due variabili imprevedibili, Lores ha una forza che neanche lui conosce. Clemenza ha dei colpi straordinari, ma deve essere di più in partita, e questo si può dire in parte anche di Varela, deve giocare semplice quando serve, non per toglier loro fantasia ma per fargli fare anche la partita, devono crescere. Lanni ha confermato il suo valore, a Brescia si è visto dopo venti secondi di partita. Il titolare è lui, se arriverà un altro portiere sarà come secondo. Perez si è comportato con grande professionalità nonostante sia un giocatore in uscita, forse ho conosciuto il Perez migliore, ma va sicuramente elogiato”.

Non finirò mai di ringraziare la gente per come sono stato accolto – conclude Cosmi – immeritatamente perché non ho ancora fatto niente. Ci deve essere coesione per il nostro obiettivo, se ognuno va per la propria strada salvarsi diventa un miracolo. I tifosi sono una parte fondamentale, non solo per sonorità e coreografia, ma anche per l’intelligenza, adesso bisogna andare partita dopo partita verso la meta; il girone di ritorno sarà terribile, ci vuole consapevolezza, sarà difficile ma non impossibile, ci saranno momenti di difficoltà e momenti positivi. Il nostro vantaggio è che sappiamo dove siamo e sappiamo dove vogliamo andare”.


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