ASCOLI PICENO – E’ un Auditorium Montevecchi pieno in ogni suo posto che accoglie il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. Con lui sul palco il consigliere regionale Andrea Quattrini ed i parlamentari uscenti Donatella Agostinelli, Andrea Cecconi, Patrizia Terzoni e l’umbro Filippo Gallinella.

Diversi i temi toccati da Di Maio, con il lavoro al centro del suo discorso: “Troppe volte sentiamo di aziende che hanno ricevuto finanziamenti pubblici che chiudono in Italia per aprire all’estero, noi al Governo faremo una legge: se hai preso soldi pubblici e te ne vuoi andare o ridai indietro i soldi o non te ne puoi andare. Sapete cosa significa essere occupati in Italia secondo le statistiche? Basta lavorare un’ora a settimana e si viene considerati occupati, anche le statistiche sono usate come propaganda, dicono che i dati sulla disoccupazione giovanile migliorano ma non dicono che è perché le persone o vanno all’estero o diventano inattive. ”.

Bisogna semplificare, non fare nuove leggi – prosegue il leader pentastellato – In media ogni mezza giornata viene aggiunta una nuova legge, si pensa che per risolvere un problema basti fare una nuova norma. Noi non ne faremo di nuove, ma anzi ne toglieremo; abbiamo anche lanciato un sito leggidaabolire.it in cui le persone possono segnalarci leggi da cancellare. Bisogna ridurre la burocrazia, aziende e professionisti non possono perdere fino a 160 giorni all’anno per adempiere agli obblighi di legge. E via redditometro e similari, invece di combattere l’evasione combattono chi le tasse le paga, noi siamo per invertire l’onere della prova, il cittadino è in regola fino a prova contraria, è lo Stato che deve dimostrare che ha sbagliato”.

Di Maio rivendica poi i successi del Movimento: “Quando siamo arrivati la Camera costava a tutti i cittadini oltre un miliardo di euro all’anno, noi siamo riusciti a farne spendere 250 milioni in meno andando a tagliare gli sprechi. Sapevate che si spendevano 300mila euro all’anno per l’assicurazione che copriva i deputati dal rischio di puntura di zanzara o di insolazione? O che si spendeva un milione per i viaggi degli ex parlamentari? Il 21 gennaio presenteremo a Pescara i 20 punti del nostro programma, con le relative coperture. Stimiamo di recuperare 50 miliardi dagli sprechi, si sono succeduti già tre commissari alla spending review, non ne servono altri, anche perché presentavano un piano per ridurre le partecipate da 8000 a 1000 e invece degli enti inutili si tagliavano i commissari. A Roma sono già passate da 13 a 9, all’Atac stiamo facendo un lavoro di risanamento incredibile, i parenti di Alemanno li abbiamo fatti licenziare noi perché stavano ancora lì, vogliamo tornare a dare un servizio ai romani”.

Se ne sono nutriti tutti di questi sprechi – attacca il candidato grillino – L’Italia ha bloccato gli investimenti, sono stati tagliati. Garanzia dei 5 Stelle? I partiti devono farsi delle regole, noi crediamo che si debba lavorare per cittadini. Il taglio degli stipendi dei nostri parlamentari ha fatto restituire 21 milioni con cui sono state create 7000 imprese. Noi siamo coerenti, i programmi contano fino ad un certo punto, è più importante essere credibili”.

Luigi Di Maio lancia infine un appello ai presenti: “Fate sapere perché eravate qui di sabato sera, è vero ci hanno fatto legge elettorale contro, ma già col 30% triplicheremmo gli eletti, pensano di vincere facile all’uninominale ma sbagliano, quando usciranno i nomi alla fine della settimana prossima capiranno perché, tantissime personalità si sono avvicinate ai 5 Stelle. Possiamo raggiungere il 40 % ed andare al Governo, Renzi precipita sempre di più, pensavano di arrivare al 51% insieme a Forza Italia ma non ce la faranno”.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.