MONTEMONACO – Una tradizione lunga più di 5 secoli quella che si è rinnovata anche quest’anno a Montemonaco, uno dei Comuni del cratere del sisma, in occasione della festa del proprio patrono San Sebastiano che si è svolta nella chiesa di Santa Maria in Casalicchio ferita dal terremoto del 2016.

La ricorrenza in onore del santo patrono non solo del paese collinare ma anche dei vigili urbani d’Italia, risale al 1527. In quel tempo il paese di Montemonaco fu colpito dalla peste che fu portata in Italia dai Lanzichenecchi e la popolazione fece un voto al santo martire impegnandosi a dichiarare il 20 gennaio giorno festivo e a scendere ogni anno in processione e con qualunque condizione metereologica con le autorità civili e religiose e le varie confraternite fino all’antica chiesa.

Tra le autorità di questa edizione del 2018 hanno preso parte all’evento anche il Commissario Straordinario per la ricostruzione Paola De Micheli che si è trattenuta con le autorità politiche e con tutto il personale della Polizia Locale in un abbraccio collettivo di disponibilità e presenza dello Stato anche in occasioni così semplici. A fare gli onori di casa in modo esemplare il sindaco di Montemonaco Onorato Corbelli anche Presidente della Unione Montana dei Sibillini che dal giorno del terremoto ha rinunciato a gran parte della propria vita privata per dedicarla alla comunità colpita.

Presenti anche il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Paolo D’Erasmo e diversi altri sindaci, in particolare altro sindaco che sta dedicando anima e cuore alla popolazione, Domenico Ciaffaroni il primo cittadino di Montefortino, il paese che ha subito molti danni a causa del sisma.

Presenti inoltre il Presidente del Consorzio Idrico Piceno, il Presidente dell’Ente Parco e un considerevole numero di operatori della Polizia Locale dei Comuni della zona che partecipando hanno voluto testimoniare la loro vicinanza ai territori colpiti. Uomini dai capelli imbiancati dall’esperienza di un mestiere che ora più che mai richiede professionalità. Tante anche le nuove giovani leve che non hanno voluto rinunciare a questa festa di San Sebastiano nella chiesetta ai piedi del vettore.

Agenti di Polizia locale in rappresentanza dei Comuni di Force, Smerillo, Comunanza, Alba Adriatica, Monte San Martino, San Benedetto del Tronto e Monteprandone. Da Montefiore dell’Aso il comandante Serenella Ciarrocchi che insieme a tanti cittadini hanno voluto testimoniare la forza della tradizione. Una festa simbolo anche ad un anno di distanza dal terremoto e dalle nevicate eccezionali piegarono anche questo territorio messo a dura prova dalle calamità naturali. In occasione di questa festa come è documentato negli archivi comunali, venivano e vengono tutt’ora offerti pane, vino cotto e salsicce benedette.

Nel 1993 Monsignor Chiaretti, Vescovo di Montalto, ha elevato la chiesa di Santa Maria in Casilicchio al rango di Santuario Mariano ed ogni anno la tradizione si ripete e Montemonaco mantiene viva la tradizione di questa antica festa religiosa con il pellegrinaggio a piedi dalla cittadina fino alla chiesa ripercorrendo il percorso degli antenati.


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