OFFIDA – Il Carnevale Storico di Offida è entrato nel vivo con la Domenica degli Amici, svoltasi il 28 gennaio, che ancora una volta ha fatto registrare il tutto esaurito nei locali, nei ristoranti e nelle vie e piazze della Città del Sorriso.

“Al contrario di come alcuni hanno tentato di farla apparire, è stata una domenica in cui hanno vinto l’Amicizia, il divertimento e la dinamicità di una cittadina che non intende rinunciare ad un protagonismo che sappia conciliare la tradizione con l’accoglienza e la promozione – afferma l’assessore Piero Antimiani – Ascoltare nei giorni successivi nei paesi e città limitrofe le sensazioni, lo stupore, la meraviglia, i complimenti e la gioia di chi ha avuto modo di apprezzare un evento vissuto in un’atmosfera festosa e goliardica, è sicuramente motivo di vanto e orgoglio per ogni offidano che ami la propria città per quello che è e per quello che è diventata nel corso degli anni, anche in questo particolare periodo”.

L’assessore prosegue: “Una realtà che inevitabilmente è mutata e che richiede senza alcun dubbio un’attenzione maggiore e un’organizzazione diversa rispetto ad alcuni anni fa. In questa direzione si muovono da tempo sia l’amministrazione, che la pro loco che le singole attività commerciali, investendo molto e rapportandosi costantemente con le autorità competenti che, proprio nel recente Comitato per l’Ordine e Sicurezza, hanno espressamente riconosciuto gli sforzi, gli impegni e i risultati ottenuti negli ultimi anni in sinergia”.

“Il Carnevale di Offida rappresenta uno straordinario strumento di promozione turistica che, come ogni evento di caratura nazionale e internazionale, vista anche l’enorme e crescente affluenza, a volte deve fare i conti con gesti e comportamenti impropri dei singoli che però non possono offuscare tutto il resto, gestito sempre per far trionfare il folklore e il divertimento – conclude Antimiani – Chi conosce Offida sa che a Carnevale non esistono visitatori o ospiti, ma ognuno diventa protagonista dell’evento che vive e quando la tradizione e il fascino di ciò che si vive è così forte non si ha paura né del futuro né delle a volte inevitabili trasformazioni che vanno gestite con il giusto spirito e senza dare una visione distorta della realtà”.


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