ASCOLI PICENO – Riflettori meneghini puntati su Passerina, Pecorino e soprattutto sui 50 anni della Doc Rosso Piceno, domani 21 febbraio all’Osteria del treno (via San Gregorio 46, Milano), in una serata realizzata dal Consorzio vini piceni in collaborazione con la testata Gambero Rosso.

Una cena evento, in cui i vini marchigiani si sposeranno con la cucina rigorosamente milanese, che dà l’avvio a una stagione densa di appuntamenti per il Rosso Piceno e gli altri autoctoni del territorio (a partire dal Prowein di Duesseldorf (18-20 marzo) e dal Vinitaly di Verona (15-18 aprile)) fino a un tour gastronomico tra 50 ristoranti del Piceno, che nel corso dell’anno ospiteranno a turno cene in abbinamento. Quattro le portate previste domani nella storica osteria milanese e altrettante le denominazioni protagoniste, proposte da nove tra le principali aziende picene (La Canosa, Cantine di Castignano, Le Cantine di Figaro, Ciù Ciù, La Cantina dei Colli Ripani, San Giovanni, Tenuta De Angelis, Vigneti Santa Liberata, Terre Cortesi Moncaro, Velenosi). Con quasi 55mila ettolitri di vino certificato, il Rosso Piceno rappresenta la seconda Doc regionale. Circa 4 milioni le bottiglie prodotte ogni anno per un vino molto versatile e apprezzato, dalla versione beverina a quella importante e strutturata.

Con una produzione di 4 milioni di bottiglie l’anno, il Rosso Piceno è la denominazione più rappresentativa dei vini rossi marchigiani per tradizione ed estensione territoriale. Il Consorzio di tutela dei vini piceni (45 produttori soci) è l’organismo di valorizzazione, tutela e promozione delle denominazioni del territorio, con particolare attenzione alla valorizzazione dei vitigni autoctoni e della produzione biologica, ormai abbracciata dai due terzi dei soci.


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