ASCOLI PICENO – Il 17 marzo si apre ad Ascoli Piceno la mostra “Cola dell’Amatrice tra Pinturicchio e Raffaello”, la terza delle manifestazioni del progetto “Mostrare le Marche”, un programma di importanti rassegne d’arte nato per volontà della Regione allo scopo di valorizzare il patrimonio culturale regionale nel biennio 2017/2018.

In questo imperdibile tour alla ricerca della bellezza entra in gioco Ascoli Piceno, una delle città più belle d’Italia, la quale possiede un considerevole patrimonio storico, artistico e architettonico, motivo per cui, da sempre, è stata meta di grandi artisti e fucina d’arte. Così accade che nel 1508 per eseguire il Polittico di Piagge giunge ad Ascoli Nicola Filotesio, detto Cola dell’Amatrice.

Cola, che ad Ascoli trova la sua seconda casa, è fra i grandi artisti che con le loro opere hanno reso particolarmente ricca l’offerta culturale della Regione. Oggi, la Regione e la città di Ascoli celebrano la sua arte a partire dall’immenso patrimonio pittorico che il Filotesio ha lasciato in città nei suoi quarant’anni di permanenza.

E’ una mostra imperdibile quella proposta dai curatori Stefano Papetti e Luca Pezzuto, che guarda alla produzione dell’artista in tutto il territorio, porta ad Ascoli per la prima volta documenti importanti di Cola dell’Amatrice, riunisce oltre sessanta opere provenienti da sedi prestigiose che tutte insieme donano una visione esaustiva del valore dell’artista. Ma la rassegna di Ascoli non si ferma alla creazione di un importante percorso espositivo e conoscitivo dell’artista e del contesto, in vista della mostra ben dieci tavole sono state oggetto di importanti indagini diagnostiche e, fra queste, sei sono state restaurate. Dunque, con la mostra si è creato uno corpus di studi sulle tecniche utilizzate da Cola con risultati importanti sotto l’aspetto scientifico e della conoscenza del maestro di Amatrice.

Non meno importante appare il percorso di Cola che nella mostra si ricompone, da Amatrice, città del Filotesio, a luoghi emblematici come l’Abbazia di Farfa lungo la Salaria, ai passaggi tra Roma e gli Appennini, a l’Aquila, Perugia, Siena, Urbino. Attraverso l’arte di Cola c’è lo scorcio importante di ciò che l’artista ha vissuto e studiato, per questo in mostra troviamo accanto alle sue opere il Pinturicchio, il Perugino, il Crivelli, Luca Signorelli, e ancora Pietro Vannini, Filippino Lippi ma anche, per la prima volta il taccuino di disegni di Cola dell’Amatrice, fra cui spiccano i suoi studi su Luca Pacioli, su Leonardo, le sue riflessioni sulla stanza della Segnatura e dunque su Raffaello.

La mostra è promossa dalla Regione Marche, realizzata grazie al contributo del comune di Ascoli Piceno, Musei Civici di Ascoli Piceno, Anci Marche, BIM, Piceno Gas Vendita in collaborazione con il MIBACT, Università degli Studi di Camerino, segreteria Artifex International.


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