ASCOLI PICENO – Dopo 3 sconfitte, ritorna al successo l’Ascoli Picchio. Al Del Duca, in un vero e proprio scontro diretto per la salvezza, i bianconeri battono la Ternana per 2-1. Al vantaggio di Padella, ha risposto ad inizio ripresa Gasparetto, prima del rigore decisivo realizzato da Monachello.

PAGELLE

AGAZZI 6 – Partita senza troppi patemi, merito anche di una retroguardia attenta che concede poche occasioni nitide alla Ternana. Sul gol non riesce a chiudere tempestivamente, ma la conclusione era veramente molto ravvicinata.

PADELLA 7 (IL MIGLIORE) – In trance agonistica per tutti i 90′ minuti; basta guardare le sue espressioni di disperazione dopo il gol annullato. La rete, comunque, la trova, mettendoci tutta la grinta che ha in corpo. In difesa non usa mai il fioretto e fa sentire tutta la sua fisicità ai giocatori della Ternana. Incarna quella che deve essere l’anima dell’Ascoli da qui alla fine del campionato.

MENGONI 7 – Stravince il duello fisico con gli attaccanti della Ternana. Che sia Montalto, prima, o Piovaccari, poi, li tratta con la stessa durezza, senza concedere loro un centimetro per rendersi pericolosi. Tuttavia, dovrebbe essere il regista basso del Picchio, ma con i piedi non si dimostra sempre preciso; una macchia veniale sulla sua ottima prestazione.

CHERUBIN 7 – Partita senza sbavature per l’esperto centrale bianconero. Concentrato e attento, riesce a chiudere in maniera sempre puntuale, mettendoci tutta la sua esperienza. Nel finale, inoltre, “procura” l’espulsione di Signori.

MOGOS 6 – Gara di grande intensità per l’esterno bianconero. In attacco accompagna spesso l’azione fino all’interno dell’area di rigore; in difesa è attento, senza concedere grandi opportunità. Sul gol del pareggio umbro, tuttavia, è anche un suo intervento non perfetto a permettere a Gasparetto di siglare l’1-1.

CARPANI 5 – Tanti, tanti, troppi errori; spesso anche molto banali. Non è in dubbio il suo evidente impegno, che lo porta a lottare su ogni palla disponibile, ma se ogni giocata con il pallone tra i piedi deve essere un’impresa, il suo apporto alla causa diventa praticamente nullo. Deve uscire per infortunio a metà della ripresa. VARELA (dal 65′) 6,5 – Dà dinamismo e freschezza ai bianconeri in un momento nel quale sembrava che la manovra del Picchio si stesse atrofizzando. Inoltre, si procura il rigore decisivo; e non è poco.

ADDAE 5,5 – Davanti alla difesa riesce a far valere maggiormente la sua fisicità; tuttavia, quando si trova con il pallone tra i piedi è un continuo “pianto amaro”, con passaggi sbagliati anche in maniera piuttosto goffa ed evidente. Sempre molto nervoso, rischia più volte una sanzione dal direttore di gara.

D’URSO 6,5 – Torna titolare dopo moltissime partite. Fa vedere, specie nel primo tempo, di avere le giocate per risultare decisivo. Ancora un po’ fumoso in alcune situazioni, a causa anche di una condizione non perfetta, ma le sue grandi proprietà tecniche potranno tornare utili in questa volata finale.

MIGNANELLI 4,5 – Prova a macinare chilometri lungo la fascia, ma i suoi cross risultano sempre molto imprecisi. Sul gol compie un intervento in scivolata tutt’altro che indimenticabile. L’espulsione, poi, anche se è parsa molto severa, è un’ingenuità che poteva costare carissimo all’Ascoli e che non ci si può permettere in partite come questa.

CLEMENZA 6 – Il solito Clemenza: ha le qualità per rompere gli equilibri difensivi avversari, ma spesso si perde in un bicchiere d’acqua, sbagliando giocate per lui abbastanza elementari. Rimane comunque uno dei pochi a dare qualità e vivacità alle azioni bianconere. Inoltre, dai suoi calci piazzati nascono le migliori occasioni dell’Ascoli. CASTELLANO (dall’86’) s.v. – Dentro dopo il 2-1 per rafforzare la mediana. Per lui è l’esordio in maglia bianconera.

MONACHELLO 6 – Prestazione difficile per l’attaccante del Picchio, in linea con quella delle ultime giornate. Non vede praticamente mai la porta, costretto sempre a giocare spalle ad essa e molto distante dall’area di rigore. La situazione migliora leggermente con l’ingresso di Varela, con il quale riesce ad imbastire il rigore decisivo. La freddezza dagli undici metri, dopo una gara così complicata, non è cosa ovvia e questo gli vale la sufficienza. GIGLIOTTI (dal 88′) s.v. – Buttato in campo nel finale per difendere il vantaggio.

 

COSMI 6 – Finalmente si (ri)vede la grinta e la voglia di lottare su ogni pallone che dovevano caratterizzare la sua gestione. A livello di gioco è una partita tutt’altro che esaltante, condita da tantissimi errori. Tuttavia, in un momento così difficile, e in una partita così delicata, forse era difficile fare meglio. La squadra, inoltre, non è mai uscita dalla partita, nemmeno dopo essere stata raggiunta sull’1-1 e dopo essere rimasta in dieci uomini e questo oggi è valso i 3 punti. Vedere un Ascoli vivo e mai domo è la notizia più bella di questa giornata.


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