ASCOLI PICENO – Nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno questa mattina si è svolta la conferenza stampa di presentazione della mostra “Cola dell’Amatrice tra Pinturicchio e Raffaello”, che dal 17 marzo al 15 luglio 2018 andrà in scena con oltre sessanta opere del maestro laziale del ‘500. Presenti, tra gli altri, il consigliere regionale Fabio Urbinati, il sindaco Guido Castelli e i curatori della mostra Stefano Papetti e Luca Pezzuto.

“Cola dell’Amatrice – ha sottolineato Urbinati nel portare i saluti della Giunta e del Consiglio regionale – ha scolpito la città di Ascoli incidendo sulla identità e sulla cultura del Piceno. In questo progetto molto importante vogliamo mettere in vetrina il patrimonio culturale che possiedono le Marche che è un valore aggiunto a tutti i nostri territori. Non ci vogliamo fermare solo su questa rappresentazione culturale dove la Regione Marche ha investito circa 300mila euro in aggiunta ad altre 300mila euro di fondi del Ministero.  Noi crediamo fortemente di sviluppare altre iniziative culturali attraverso la sinergia con gli Enti perché la cultura è uno dei pilastri portanti per far uscire i territori dalla crisi economica”.

Anche Castelli ha ribadito che l’artista laziale “ha scolpito se stesso nella città ed è stato la memoria fedele,civica e sociale dell’identità cittadina che evoca la nostra storia”.

Pezzuto ha voluto rappresentare Cola dell’Amatrice come “simbolo che univa Roma e la periferia per i suoi affreschi realizzati in chiese e monasteri”.

Per la prima volta la mostra, tra le tante opere provenienti da sedi prestigiose,  avrà il taccuino di disegni di Cola dell’Amatrice, fra cui spiccano i suoi studi su Luca Pacioli,  le sue riflessioni sulla stanza della Segnatura e dunque su Raffaello. “Proprio il taccuino – ha sottolineato Papetti è una testimonianza diretta dell’artista nell’aver lavorato in diversi cantieri di Roma e dove appuntava gli olii e le sostanze che utilizzava per i suoi dipinti ed affreschi. E’ possibile affermare che Cola dell’Amatrice ha avuto una profonda cultura umanistica e per le sue notevoli qualità
segna un contributo significativo all’arte rinascimentale italiana”.

I luoghi della mostra oltre la Pinacoteca Civica, che già ospita alcuni delle opere più rappresentative di Cola dell’Amatrice, saranno il complesso monumentale di San Francesco e il refettorio del convento dell’Annunziata.

Il progetto espositivo regionale è quello di portare nei luoghi più affascinanti delle Marche molte iniziative d’arte. E’ un percorso imperdibile ed un vero e proprio tour alla ricerca della bellezza, nato con l’intento di far conoscere l’immenso patrimonio artistico del territorio e promuovere la riscoperta di grandi artisti che hanno reso particolarmente ricca l’offerta culturale della regione. Le iniziative che si presentano sono molteplici dalla mostra che aprirà a Fermo “Il Quattrocento a Fermo. Tradizione e Avanguardia, da Nicola di Ulisse ai Crivelli”, per proseguire con Milleduecento. Civiltà figurativa fra Marche e Umbria al tramonto del Romanico” a Matelica, senza dimenticare le mostre già in corso, “L’arte che salva. Immagini della predicazione tra quattrocento e settecento. Crivelli, Lotto, Guercino” al Museo Antico-Tesoro di Loreto (AN) fino all’8 di aprile 2018 e “Capriccio e Natura. Arte nelle Marche del secondo Cinquecento”. Percorsi di rinascita” a Palazzo Buonaccorsi di Macerata fino al 13 maggio 2018. Inoltre, l’autunno 2018, vedrà la mostra-evento dedicata a Lorenzo Lottoun’iniziativa di respiro internazionale che dimostra, ancora una volta, la capacità della Regione Marche di produrre cultura.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.