ANCONA – “Più sport, più turismo”. Non uno slogan, ma una tesi confermata e supportata dai dati. L’equazione secondo la quale un territorio in grado di ospitare eventi sportivi di rilievo viva ricadute economiche positive nei settori legati all’accoglienza: alberghi, ristoranti, pubblici esercizi è stata dimostrata da uno studio scientifico condotto da una società specializzata, spin off dell’Università Politecnica delle Marche, e promosso da CONI Marche, con il sostegno della Regione Marche che da anni sono convinti dell’importante connubio tra sport e turismo.

L’indagine, presentata questa mattina alla Rotonda a Mare di Senigallia, da Gian Luca Gregori, docente della Facoltà di Economia di Ancona e pro rettore della Politecnica, ha analizzato le ricadute economiche derivanti dai 12 eventi sportivi internazionali tenutisi nelle Marche nel 2016. Manifestazioni che hanno visto la presenza di 13.600 atleti e 92mila ospiti complessivi che hanno generato un valore compreso tra 8,5 milioni 9,6 milioni, a fronte di costi totali di 1,758 milioni. Il contributo della Regione Marche per l’organizzazione dei 12 eventi internazionali è stato di 210 mila euro (160 mila dal capitolo sport e 50 mila dal capitolo Psr). La stima degli introiti è stata calcolata considerando le presenze nelle diverse località che hanno ospitato gli eventi, l’eventuale pernottamento e relativi costi i costi in mezza pensione o completa pensione, i dati forniti dalle associazioni di categoria rispetto alle spese commerciali di atleti e accompagnatori.

«Sette anni fa eravamo qui a discutere dello stesso tema, ma il connubio tra sport e turismo era considerando marginale – le parole del sindaco di Senigallia e presidente di ANCI Marche, Maurizio Mangialardi –. Oggi questo connubio è un elemento importante dell’economia della nostra regione. La Regione ha investito negli impianti sportivi e anch’essi sono simbolo del turismo marchigiano, perché senza impianti a norma avremmo difficoltà a tenere quei numeri di eventi e presenze. Oltre ai 50 Comuni che avranno accesso ai contributi, ce ne sono 36 di una nuova tranche di finanziamento di cui auspico la disponibilità in tempi brevi. Senigallia – conclude Mangialardi – ha vissuto l’esperienza del Trofeo Coni, per la quale oggi tutta Italia ci riconosce la capacità organizzativa che abbiamo dimostrato. Sappiamo dunque che lo sport non è solo il campione. Sport è turismo, sport è salute, sport è partecipazione».

L’importanza della forza dei numeri per supportare affermazioni e convinzioni, sottolineata dal presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. «Investire in grandi manifestazioni sportive significa creare un indotto importante, per l’occupazione e per le attività ricettive e commerciali, e questo ci spinge a dire che dobbiamo continuare in questa direzione. Le ricadute economiche sul territorio dei grandi eventi sono state di circa 9 milioni a fronte di una spesa di poco più di 1,7 milioni complessiva. È dunque dimostrato l’effetto moltiplicatore dello sport. Lo sport è anche promozione del territorio, perché chi va in una località per un torneo o una gara, poi torna in quei luoghi. Lo sport va sviluppato in tutte le sue dimensioni. Abbiamo testimoniato la vicinanza a questo mondo con il bando per gli impianti, da 3,7 milioni con risorse proprie della Regione,, ma anche nell’ottica di sport come salute, con la destinazione dei fondi sanitari sull’attività sportiva dei giovani nelle scuole e degli anziani, progetti per i quali ho ricevuto i complimenti del presidente del CONI Malagò. È un mio chiodo fisso – aggiunge – mettere a fianco delle parole i numeri, non perché i numeri sino il punto finale di ragionamento, ma perché ci aiutano a capire come le nostre affermazioni si sostanziano e ci confortano nelle scelte. Ho vissuto una cosa simile nella mia vita precedente di sindaco quando decidemmo di misurare il valore del Rossini Opera Festival, affinando via via la ricerca, per valutare le ricadute economiche dell’investimento della manifestazione: dall’introito delle attività commerciali e ricettive all’entrata fiscale per lo Stato a fronte del contributo fornito fino al valore della comunicazione».

Convinto da tempo dell’equazione tra sport e turismo il CONI Marche, promotore dello studio. «I dati di oggi ci confermano ciò di cui eravamo certi già da tempo – sostiene il presidente del CONI Marche, Fabio Luna –. Per il movimento sportivo oggi non cambia nulla, noi continueremo a lavorare come abbiamo sempre fatto, cercando di migliorare di giorno in giorno, ma da oggi, c’è maggiore consapevolezza del fatto che lo sport non è solo agonismo, ma investe una grande varietà di settori, anche per chi ruota attorno a noi». Anche Luna ricorda l’esperienza del Trofeo CONI di settembre 2017 svoltosi a Senigallia. «Il contributo degli enti pubblici è stato minimo rispetto ai costi della manifestazione, ma il ritorno economico e stato di 600, 700mila euro per ospitare 6mila persone negli hotel. Mi piacerebbe – conclude Luna – che questo lavoro di organizzazione degli eventi sportivi fosse sempre di più gestito anche al di fuori dal mondo dello sport, creando una cabina di regia, perché le esperienze non siano disperse».

Dall’assessore al Turismo Moreno Pieroni la sfida a concretizzare il connubio tra sport e turismo in una rete virtuosa che vede Regione, Anci, Coni, Camere di Commercio e tutti i soggetti pubblici e privati interessati, uniti nel promuovere le Marche. «Perché gli eventi sportivi messi a sistema – suggerisce l’assessore – si inseriscono nel grande lavoro di valorizzazione turistica dei territori che l’amministrazione Ceriscioli sta portando avanti con determinazione per consolidare l’immagine delle Marche in Italia e all’estero e riportare il turismo a numeri eccellenti come quelli registrati prima del dramma sisma».


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