ASCOLI PICENO – Il 28 marzo si giocherà un’importante partita allo stadio “Del Duca”.

Ad Ascoli si affrontano Picchio e Bari: le squadre hanno obiettivi diversi. I bianconeri cercano la salvezza in serie B, i biancorossi sono alla ricerca della massima categoria. Sarà una sfida molto delicata.

In panchina, però, si ritrovano maestro e allievo. Per la prima volta si sfidano, da allenatori, Serse Cosmi e Fabio Grosso.

I due erano insieme ai tempi del “magico” Perugia del presidente (ex Samb) Luciano Gaucci. Da luglio 2001 a gennaio 2004 il campione del Mondo, con la Nazionale Italiana nei mitici Mondiali del 2006 in Germania, e l’allenatore bianconero hanno portato in alto il Grifone.

Nell’estate 2003 conquistarono la Coppa Intertoto e l’accesso in Coppa Uefa. Fabio Grosso, eroe di Berlino con il rigore decisivo che diede la Coppa del Mondo agli azzurri, arrivò in Umbria, dal Chieti, da trequartista. L’allenatore lo trasformò in terzino sinistro. Una scelta vincente per entrambi. Anni fa, sulla trasmissione di Rai 3 “Sfide”, il mister romano raccontò quel cambio: “Da fantasista non aveva speranza non solo in serie A ma anche in B – affermò – insieme al mio secondo Mario Palazzi decidemmo di metterlo in difesa come esterno sinistro e lo provammo in un’amichevole”. La mossa fu giusta. Grosso fece molto bene ed oltre a segnare qualche gol conquistò la maglia dell’Italia. Cosmi, nel programma, parlò anche dell’addio di Grosso dal Perugia a metà stagione 2003/2004: “Venne nel mio stanzino e fu onesto. Mi disse che voleva andare via. Peccato che nell’ultima partita si fece espellere con il Siena. Andò via con una multa salatissima. Fu, diciamo, la vendetta di Gaucci”.

Il legame di Serse Cosmi con Fabio Grosso dal minuto 2.53 al minuto 5.23, filmato di “Sfide” tratto dal canale YouTube Ford Cosworth 1973

L’attuale mister del Bari andò al Palermo dove conquistò la Nazionale Italiana per poi andare a vincere campionati con Inter e Lione (in Francia). Poi il ritorno in Italia, alla Juve prima da giocatore e poi da allenatore della Primavera.

Tra i due c’è una stima reciproca e sicuramente si emozioneranno prima del fischio d’inizio per le avventure condivise. Poi per 90 minuti saranno “nemici” per poi, però, tornare amici al termine del match. Sarà una bella pagina di calcio.


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