ANCONA – Qualche settimana fa il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione a firma di Elena Leonardi (Fdi). Sul piatto c’era il rilancio delle aree montane colpite dal terremoto attraverso un sostegno per lo sviluppo turistico, economico e naturalistico delle località sciistiche delle aree terremotate e in particolare Frontignano, Bolognola, Sassotetto e Monte Prata. Una misura necessaria visti i danni, anche strutturali, subiti dagli impianti.

Rimanevano fuori, però, alcune località sciistiche “di frontiera” per così dire come quelle del Monte Piselli e di Forca Canapine, che la Provincia di Ascoli divide con quelle di Perugia e di Ancona. A seguito di una mozione presentata dai consiglieri dei 5 Stelle Gianni Maggi e Peppe Giorgini, il consiglio regionale ha aggiustato il tiro prevedendo, all’atto dell’istruttoria della revisione dei fondi POR FESR con le risorse aggiuntive del sisma, lo stanziamento, tramite apposite misure, per il finanziamento di progetti di sviluppo sia delle stazioni sciistiche di Montagna dei Fiori/S. Giacomo Monte Piselli  che di quella di Forca Canapine.

Nella risoluzione firmata tre giorni fa, Palazzo Raffaello si impegna anche ad avviare un tavolo di concertazione con i Comuni, le Province, le Regioni (Abruzzo e Umbria) e i gestori degli impianti al fine di un’efficace istruttoria legata alle esigenze di recupero e riavvio delle attività sciistiche e di turismo invernale ed estivo di alta quota. Previsto, infine, anche l’avvio di una massiccia campagna di promozione turistica nazionale e internazionale a favore di queste località.


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