ANCONA – Sono 94 i progetti pervenuti alla Regione Marche per beneficiare delle opportunità offerte dal bando “Ingegnerizzazione, industrializzazione dei risultati della ricerca e valorizzazione economica dell’innovazione”, scaduto l’8 maggio.

I contributi richiesti superano i 17 milioni di euro che serviranno per favorire oltre 45 milioni di investimenti negli ambiti della “specializzazione intelligente” individuati dalla Regione: domotica, meccatronica, manifattura sostenibile, salute e benessere.

“Sono le sfide del futuro che dobbiamo affrontare per innovare il nostro sistema produttivo – chiarisce l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora – Positivo è stato il riscontro alle opportunità offerte dal bando, segno di un dinamismo delle piccole e medie imprese marchigiane che chiedono di essere sostenute per innovarsi e affrontare le nuove dinamiche del mercato”. L’assessora anticipa che “per far fronte alle ingenti richieste del territorio, la dotazione iniziale del bando, pari a 9 milioni, sarà integrata con risorse aggiuntive ottenute dalla riprogrammazione del Por Fesr 2014-2020 a seguito dell’evento sismico e destinate alle imprese con sede operativa localizzata nei comuni del cratere e di quelli limitrofi appartenenti allo stesso sistema locale”.

Il bando è prevalentemente volto a sostenere le attività di ingegnerizzazione e industrializzazione dei risultati della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale, permettendo alle imprese di incorporare le conoscenze e i risultati della ricerca nelle proprie applicazioni industriali. L’obiettivo è quello di innovare, in maniera sostanziale, prodotti e processi produttivi, determinando vantaggi competitivi di medio e lungo termine alle imprese marchigiane.

Il bando prevede anche il supporto alle attività di verifica delle performance (test-prove-linee pilota) del prodotto o del processo produttivo e alle attività di commercializzazione del prodotto sul mercato, con particolare riferimento al miglioramento degli aspetti organizzativi e della logistica, alla riduzione del “time to market” (tempo intercorso tra l’ideazione e la commercializzazione di un prodotto), alla individuazione dei servizi aggiuntivi da offrire al consumatore finale e alla promozione del nuovo prodotto sui mercati di riferimento, sia nazionali che internazionali.


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