ASCOLI PICENO – Sabato 19 maggio presso il Liceo Scientifico  Antonio Orsini di Ascoli Piceno gli Scala Mercalli si sono esibiti in un concerto nel piazzale interno della scuola durante l’annuale assemblea d’Istituto, dove erano presenti anche gli studenti del vicino Liceo Artistico Licini. Il concerto organizzato dagli studenti insieme alla dirigente della scuola dott.ssa Nadia Latini era finalizzato a diffondere i diversi aspetti legati alla musica Heavy Metal e alla storia del Risorgimento italiano.

Il concerto è stato ben accolto da un gran numero dei presenti che si sono avvicinati durante il live e hanno partecipato, sotto gli incitamenti del sempre molto attivo e carismatico cantante Christina Bartolacci, ovviamente la sezione dei ragazzi “metallari” della scuola hanno incitato ancora più energicamente degli altri in quanto più direttamente appassionati al genere , ma la soddisfazione è stata soprattutto far interessare a queste sonorità più forti, studenti che dell Heavy Metal non avevano conoscenza ed nessuna esperienza , soprattutto di un’ esibizione Live.

Il concerto si è svolto abbastanza serrato tranne in due momenti in cui l’ospite della band Pino Amantini, grande esperto di storia del risorgimento e revocatore da molti anni, in divisa garibaldina, ha introdotto due brani , precisamente September 18,1860 ricordando la battaglia avvenuta a Castelfidardo (AN) nella quale l’esercito di Sardegna a liberò Umbria e Marche dallo Stato Pontificio e poco dopo Hero of Two Worlds (Giuseppe Garibaldi), nella quale ha introdotto il personaggio e ricordando le sue battaglie per la liberta d’Italia .

Poco prima del  finale Nicolas, un allievo della scuola, si è esibito con la band per eseguire insieme agli SM una cover degli Iron Maiden “ Aces  High”, sotto gli applausi dei compagni di scuola molto entusiasti.

A seguire  poi il brano Still United, nel quale Christian ha ricordato il principio fondamentale per cui la band riporta in musica alcuni episodi importanti del risorgimento italiano. Ovvero per cercare di far rivivere i valori di patriottismo e il senso di unità nazionale che si sono  contraddistinti in quel periodo storico in cui il popolo ha lottato unito contro le ingiustizie dei governati dell’epoca e delle potenze straniere, una similitudine con problemi che si ritrovano anche nei giorni nostri.

Una versione ridotta dell’Inno di Mameli in chiave Metal, poi ha concluso il concerto tra gli applausi degli studenti e di molti insegnati presenti.

Saluti, foto e ringraziamenti con i ragazzi della scuola dopo il concerto e con gli insegnati che hanno reso possibile un evento così particolare.


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