MACERATA – A quanto riportato da una nota dell’Ansa, la Procura della Repubblica di Macerata ha chiuso una lunga e complessa inchiesta su un presunto giro di appalti truccati per opere pubbliche nel Maceratese: le 31 persone inizialmente indagate sono scese a 16, i reati ipotizzati sono turbativa d’asta, corruzione, falso e evasione fiscale. A tre imprenditori viene contestata l’associazione per delinquere.

Gli altri indagati sono di Macerata, Pollenza, Grottazzolina, Porto San Giorgio, Cupramontana, Castignano, Porto Sant’Elpidio, Gagliole, Camerino, Senigallia, Mogliano e Tolentino.

A quanto riportato dall’agenzia di stampa, all’esame della Guardia di Finanza, che ha condotto le indagini, gare per lavori pubblici per 26 milioni di euro. Secondo l’accusa i tre imprenditori avrebbero creato un ‘cartello’ per spartirsi gli appalti, con il supporto anche di altri colleghi o funzionari pubblici compiacenti.

Secondo l’Ansa tra gli indagati anche un finanziere in congedo. Le 16 persone che hanno ricevuto l’avviso di chiusura delle indagini potranno presentare memorie difensive e chiedere di essere ascoltate.


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