PESCARA – Le revisioni costituzionali, in materia di organizzazione dello Stato, hanno prodotto conflitti sulla redistribuzione delle funzioni “senza ottenere gli obiettivi di rilancio della dimensione autonomista e determinando inefficienze amministrative. Un’ulteriore modifica calata dall’alto e non concertata con le Regioni, sarebbe inopportuna”.

Lo ha affermato la vice presidente della Regione Marche, Anna Casini, al convegno di Pescara “Verso le macroregioni: a chi spetta la prima mossa?”, con la partecipazione del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso e del professor Sabino Cassese (giudice emerito della Corte costituzionale). Casini ha ricordato che “la mancata modifica del titolo V della Costituzione ha lasciato le Province con funzioni importanti, senza adeguate risorse proprie e con scarse risorse trasferite, determinando, di fatto, un deterioramento dei servizi e un’impossibilità programmatoria”.

Le Regioni, in particolare, “scontano una serie di criticità che derivano da una riforma federalista lasciata incompiuta e da una revisione della spesa pubblica (spending review) completamente sbilanciata sugli enti territoriali. Il dibattito in corso va spostato, perciò, dal numero delle nuove Regioni ai progetti e ai servizi territoriali. Una maggiore efficacia delle politiche di sviluppo va ricercata superando ragionamenti frammentati, per abbracciare una sperimentazione che parta dai territori con caratteristiche omogenee”.

Parlando delle collaborazioni in atto con l’Abruzzo, Casini ha sottolineato i risultati raggiunti, insieme al ministero dello Sviluppo economico, per il Piano di riqualificazione dell’area di crisi industriale delle valli del Tronto e Vibrata: “Primo e unico accordo interregionale riconosciuto come virtuoso da Invitalia, ha portato nei nostri territori 32 milioni di euro già assegnati alle imprese”. Ha anche ricordato il lavoro congiunto sull’autorità portuale di sistema e sul il ponte sul Tronto. “Dobbiamo continuare la cooperazione e i negoziati interregionali anche nelle materie strategiche come infrastrutture e sanità”.


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