ASCOLI PICENO – L’innovazione come propellente per lo sviluppo dei territori terremotati e il rilancio delle attività produttive danneggiate dal sisma.

La Regione mette a disposizione 15 milioni di euro del Por Fesr Marche 2014-2020 attraverso un primo bando che favorisce l’aggregazione dell’imprese nell’area del cratere e nei comuni limitrofi. I settori interessati sono quelli dell’agroalimentare, salute e benessere, meccatronica, casa e arredo, moda. Le domande di partecipazione andranno presentate dal 3 settembre al 31 ottobre 2018.

Il bando, in pubblicazione sul Bur del 28 giugno, è riservato alle micro, piccole e medie imprese esclusivamente in forma associata. Sostiene programmi di investimento che prevedono lo sviluppo di linee di innovazione “orizzontali” (come il recupero e trasformazione degli scarti agroalimentari a fini food e no food, lo sviluppo di macchine intelligenti e di sistemi di automazione avanzati, la bioedilizia e la valorizzazione dei materiali naturali che caratterizzano il territorio) e “trasversali”, come i sistemi di tracciabilità, il risparmio energetico, nuove forme di marketing, il sostegno all’internazionalizzazione. È prevista anche un’integrazione con le opportunità offerte dal Fondo sociale europeo: le imprese beneficiarie potranno accedere al Fse per la formazione del personale e l’individuazione di nuove figure professionali legate allo sviluppo dell’investimento finanziato.

“La Regione punta a rafforzare la competitività delle filiere del made in Italy, presenti nelle aree gravemente colpite dal sisma, promuovendo l’introduzione di tecnologie e servizi ad alta intensità di conoscenze per favorire la diversificazione, la qualità dei prodotti e un miglioramento dei processi produttivi – afferma l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora – Il rilancio delle aree terremotate richiede una ripresa economica che sappia recuperare il tempo perduto, acquisire nuove quote di mercato, proporsi con una strategia coordinata e prodotti innovativi. Con questo primo bando intendiamo sostenere e accrescere la riconoscibilità dei prodotti sui mercati, veicolando l’identità dei territori di riferimento. L’attivazione di sinergie e complementarietà fra imprese e promotori dell’innovazione, come gli organismi di ricerca, enti locali, imprese creative e del terziario avanzato, fornisce opportunità nuove di rilancio e ripresa delle aree colpite dal sisma”.


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