ARQUATA DEL TRONTO – L’amministrazione comunale di Arquata e la Pro Loco presentano la castellana dell’edizione 2018 della Quintana di Ascoli Piceno, l’arquatana Lara Angelini.

Lara abita in una Sae nell’area di Borgo 1, con suo marito e la figlia Ylenia, con la quale sfilerà durante la rievocazione.

La bellissima Lara, mora, occhi verdi, responsabile amministrativa alla Sa.no di Accumoli, indosserà i panni della castellana, con la grazie ed eleganza che la contraddistingue.

A Piceno Oggi, racconta le sue emozioni come debuttante alla Quintana, in rappresentanza del castello di Arquata, la Rocca, che seppur ferita, ha resistito al terremoto.

Debutterai alla Quintana come castellana di Arquata. E’ stato particolarmente emozionante esser stata scelta, per sfilare?

Direi soprattutto inaspettato. Immediatamente ho detto di no, perché sono tendenzialmente timida e riservata. Poi, invece, ho pensato a tutte le forti emozioni degli ultimi due anni e forse sarei riuscita ad affrontare questa bellissima esperienza con orgoglio e serenità, insieme a mia figlia Ylenia. Per questo ci tengo a ringraziare il sindaco Aleandro Petrucci, Lina Giorgi l’organizzatrice e tutti i componenti della Pro Loco di Arquata per questa opportunità”.

Cosa rappresenta per te Arquata, soprattutto dopo il sisma?

Arquata è casa. Sono stata a San Benedetto per quasi un anno e, nonostante ci tornassi la sera solo per dormire, mi sentivo fuori posto, disorientata, con quel fastidioso senso di sospensione ed incertezza ad un ritorno a una vita normale. Pensa che ogni volta che incontravo un mio compaesano, chiunque fosse, era una gioia. Ad Ottobre scorso, sono rientrata con la mia famiglia nel villaggio di Borgo 1, e ti assicuro anche se ci sono tante cose da fare ed i tempi si prevedono lunghissimi, sentirsi a “casa” è già tanto”:

Il castello di Arquata, la rocca che ha resistito al terremoto, nonostante abbia bisogno di essere restaurata, rappresenta le radici del territorio arquatano, il passato che vive nel presente. Qual è il messaggio che senti di dare, sfilando con lo storico vestito da dama a chi vive ad Arquata e a chi vuole scoprirla, nonostante le difficoltà post sisma?

Il Castello di Arquata ha un fascino ed una bellezza che non ha eguali, è imponente e visibile da qualsiasi frazione del Comune o direzione si provenga. Abbiamo veramente tutti temuto che non potesse resistere alle scosse, non solo perché rappresenta le nostre radici ma la sua resistenza e la sua forza sono andate di pari passo con la nostra resistenza e la nostra forza di andare avanti. Chi vorrà scoprirla non se ne pentirà già solo per l’aria che si respira da noi. Spero solo che non appena ci sia la possibilità, chi potrà tornare lo faccia perché credo che con il tempo diventerà un posto migliore di prima.
Non mi sento di dare alcun messaggio sfilando, ho solo l’orgoglio di poterlo fare con il gruppo del Castello di Arquata al quale sentivo di appartenere, fin da piccola. Se guardate negli occhi i figuranti del Castello di Arquata il messaggio è già molto forte, la grande dignità e tenacia di chi ha perso tanto”.


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