ANCONA – “Con la Proposta di Legge n. 835 che la Giunta porterà a giorni in Commissione, si sta continuando a portare avanti una vera e propria lottizzazione politica che non riguarda solo la sanità pubblica: è illegittimo che la Regione continui ad avvallarsi di poteri come la nomina dei direttori di Area Vasta, scegliendone le modalità e stabilendone il compenso, essendo l’elenco degli idonei alle nomine divenuto di livello nazionale attraverso la gestione diretta del Ministero della Salute.” A parlare sono i consiglieri regionali Peppe Giorgini e Gianni Maggi.

I due pentastellati hanno poi  consegnato una diffida al presidente del Consiglio Regionale e al presidente della commissione competente (per conoscenza al presidente della regione Marche, al direttore dell’Asur e al ministro della Salute).

In buona sostanza i grillini ritengono incostituzionali le nomine dei direttori di area vasta.  “La Giunta Regionale, si è appropriata di poteri che costituzionalmente non le competono perché di competenza dello stato (art.117 della nostra Costituzione): la nomina dei Direttori di Area Vasta non è di pertinenza della giunta regionale, in quanto la stessa non ha personalità giuridica. Alla giunta regionale, quindi, compete soltanto la nomina del legale rappresentante nella persona del direttore generale ASUR. Tutte le altre funzioni competono ai dirigenti secondo i parametri previsti dal CCNL.”

Secondo i portavoce pentastellati, la proposta di legge è, pertanto, illegittima. “Le sentenze” – continua Giorgini – “come quella Cassazione civile, sez. lav., 14/03/1985, n. 2010, e la sentenza n. 324 del 12/11/2010 della Corte Costituzionale in cui si sottolinea che i conferimenti di incarichi dirigenziali a soggetti esterni all’amministrazione pubblica – come quello dei direttori di Area vasta – sono di competenza statale, sono chiare ed inconfutabili.

 


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