ASCOLI PICENO – A tre giorni dal debutto dell’Ascoli in Serie B con il Cosenza, il ds Antonio Tesoro fa un bilancio sul mercato del club bianconero che ha visto rivoluzionare la rosa della squadra.

Il punto di svolta di questo mercato è stato la partita in casa con la Viterbese – le parole del ds – prima pensavamo di fare una cosa graduale tra la vecchia gestione e la nuova, c’era il rischio di non trovare l’amalgama. Quella partita ci ha fatto cambiare idea, con la preoccupazione addosso abbiamo optato per fare una rivoluzione accelerando i tempi; ringrazio la società, una grande società che ha dimostrato di avere coraggio; ho potuto operare senza vincoli, Pulcinelli mi ha detto di pensare solo al bene dell’Ascoli

Sono abbastanza contento del mercato, abbiamo preso giocatori importanti per la categoria e giovani di grande prospettiva, i migliori su mercato. Bisogna comunque rimanere con i piedi per terra, con il format della Serie B a 19 squadre il livello si alza tantissimo: per salvarsi serve una squadra che l’anno scorso avrebbe lottato per i playoff. ”

Il dirigente dell’Ascoli fa poi il punto sulla questione uscite, caratterizzata dai tanti rifiuti opposti da alcuni giocatori dell’Ascoli nel cambiare maglia: “Purtroppo mi sto amareggiando parecchio in questi ultimi tempi, non capisco l’atteggiamento di chi ha più scelte ma le rifiuta tutte pensando di avere un valore più alto, non ci preoccupa tenere fuori squadra anche 7 giocatoriInteressamenti ci sono stati per tutti gli elementi in esuberoCastellano che ha giocato pochissimo negli ultimi due anni ha rifiutato tante offerte dalla Serie C, è una sua scelta, così come per De Feo; Mignanelli ha declinato le offerte di Catanzaro e Pisa, Santini è invece vicino all’Alessandria.

“Rosseti? Lo reputo un ottimo giocatore, ha rifiutato anche lui delle offerte ma farà parte del gruppo. Parlati ha più possibilità di scelta, con Diop e Tassi gli abbiamo lasciato libertà di scelta perché sono ragazzi che meritano l’Ascoli. Alcuni devono capire che magari non sono della categoria che credevano, se non ho mercato in Serie A e mi vogliono solo dalla B e dalla C evidentemente sono da B o da C. Mengoni? Non vogliamo mandarlo via, se a lui sta bene la situazione non ci sono problemi. Quaranta? Rimarrà con noi, credo si ritaglierà uno spazio importante”

Quest’anno in Serie B c’è stato qualche sussulto importante a livello di  valore dei cartellini – prosegue Tesoro – ci sono stati investimenti sui cartellini anche in cadetteria. Non ci sono state operazioni di estrema difficoltà da parte nostra, forse Ninkovic è stato il più difficile visto i rivali che avevamo, squadre come Partizan e Parma, di categoria superiore alla nostra; lo abbiamo convinto facendogli capire che da noi potevamo trovare l’habitat giusto per fare il salto di qualità”.

“Pektovic? Ci ho perso un mese – conclude il direttore sportivo bianconero – spiace perché avevamo fatto bene sotto tutti i punti  di vista, avevo la sua parola che in Italia avrebbe accettato solo l’Ascoli, poi c’è stato il richiamo di casa sua ed è andato alla Dinamo Zagabria. Vacca è stata un’altra storia lunga, con Casarini c’era stato un sondaggio ed ho riaperto la trattativa, chiusa in un attimo, dopo essermi stancato di aspettare Vacca. Bianchi, ottimo professionista e buon giocatore, faceva parte della vecchia guardia e volevamo cambiare così è andato via”.


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