MACERATA – Erano ancora abitate o non erano abitazioni “principali, abituali o continuative” bensì “utilizzate per vacanze estive o per brevi periodi”, alcune delle case danneggiate dal sisma nel Maceratese.

A quanto riportato da una nota dell’Ansa, sono le circostanze, emerse in un’inchiesta della Procura di Macerata ed eseguita dai carabinieri di Macerata e Camerino, che hanno portato alla denuncia di 50 persone per falsità ideologica di privato e indebita percezione del Cas (contributo di autonoma sistemazione) per complessivi 300 mila euro nei Comuni di Tolentino, Urbisaglia, Colmurano, Cingoli e Pieve Torina.

Le accuse derivano da una serie di controlli su pratiche evase in base ad autocertificazioni o perizie di consulenti di parte: esame di consumi elettrici e idrici, dati Inps, lavoro, assicurazioni, certificati medici e traffico telefonico. Sono state comminate sanzioni per oltre 17 mila euro, interrotte erogazioni Cas illegittime, con restituzione di 23.100 euro, ed emessi decreti di sequestro di somme equivalenti alle indebite percezioni.


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