MACERATA – “La sparatoria messa in atto da Luca Traini, che il 3 febbraio scorso prese a colpi di pistola migranti di colore, ferendone sei, mentre girava in auto per le vie di Macerata, era un gesto organizzato compiuto da una persona capace di intendere e di volere“.

Queste le parole, riportate da una nota dell’Ansa, del psichiatra Massimo Picozzi, durante l’udienza di oggi, 12 settembre, del processo in Corte d’assise a Macerata. Picozzi, nominato dai giudici, ha parlato per circa due ore, rispondendo soprattutto alle domande del difensore di Traini, l’avvoccato Giancarlo Giulianelli, che in apertura di udienza si è visto respingere dalla Corte un’eccezione di nullità della perizia.

Il legale ha fatto presente che il servizio penitenziario di Piacenza, dove Traini, è stato in osservazione e cura per trenta giorni durante l’estate, ha svolto una relazione concludendo che il 29enne presenta disturbi della personalità ed è emotivamente instabile.


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