ASCOLI PICENO – Venerdì 14 settembre alle ore 21.15 presso la Sala dei Savi, Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno avrà luogo la presentazione della prima raccolta di poesie di Davide Colletta: “Sogni di cartapesta-17 anni per tutta la vita”, editrice “Itaca”. 

Davide Colletta è un ascolano di diciannove anni, appena diplomato e che, dal prossimo anno, studierà Lettere Moderne a Macerata.

Appassionato di lettura e poesie, “Sogni di cartapesta” è l’opera prima di un promettente poeta, presentata con grande successo al Meeting di Rimini lo scorso 23 agosto grazie alla casa editrice bologne “Itaca” presso il book corner della Jaca Book e dell’AIC Associazione Italiana Centri Culturali.

Qualche anno fa pensavo che esserci a tutti i costi fosse la soluzione ad ogni buco nero, fin quando mi sono accorto che avevo solo paura di sparire. Se mi sforzo riesco ancora a tracciare i confini de ‘Il piccolo principe’, letto insieme a mia madre sul tavolo della cucina e da li la consapevolezza che ogni vita ha la sua dignità. Ho sempre scritto fin da bambino perché questo è il mio modo di mandare messaggi alle persone che amo, è il mio modo di chiedere scusa, è il mio modo di dire ‘sei una stronza’, ma soprattutto è il mio modo di concentrarmi su quello che mi accade, di bloccare la velocità con cui tutto passa e fermarmi a parlare un po’ con il dolore che viviamo in vita. Un amico tempo fa mi ha scritto: ‘Non so se sia troppo presto ma ormai si fa tutto troppo tardi. Non che il tempo sia denaro. Però di certo è un bene limitato che non recuperiamo nella vita’.  Ed io mi sono fidato perché sono stanco di guardare la storia dal balcone; per cui eccomi qui a gridare al mondo che ci sono anche io: Sogni di cartapesta 17 anni per tutta la vita”. Dalle parole di Davide si intuisce una grande sensibilità che la sua poesia rende visibile a tutti.

Per scoprire questi “sogni di cartapesta”, appuntamento a venerdì 14 settembre 2018 ad Ascoli Piceno presso Palazzo dei Capitani. Il libro sarà presentato dall’autore insieme a Nicola Campagnoli, insegnante e scrittore marchigiano che ha curato la prefazione, Gabriele Codoni e Giuseppe Bianchini.

Crescere fa male, creare pure, ma poi è sperare che ci eleva alla più grande e libera espressione della nostra fecondità” conclude Davide Colletta.


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