ACQUASANTA TERME – Quale futuro si delinea nell’immensa area chiamata “cratere”, interessata dai terremoti del 2016 e gennaio 2017? Quale modello di ricostruzione e sviluppo per le nostre montagne? Quali opere ma soprattutto quale livello di partecipazione da parte degli abitanti che qui dovranno continuare a vivere e dunque avere l’opportunità di incidere nelle scelte che i governi (nazionali e locali) faranno? Sono solo alcune delle domande alle quali cercheranno di darsi risposte da venerdì 21 a domenica 23 settembre, a Fornara di Acquasanta Terme, in occasione della seconda scuola di Emidio Di Treviri, collettivo di ricercatori, accademici e scienziati sociali che per due anni ha studiato le conseguenze sul lungo periodo dei terremoti.

“Conoscere per resistere sull’Appennino Centrale” è lo slogan adottato da Emidio di Treviri. Dopo la pubblicazione del libro “Sul Fronte del Sisma” (edito dalla collana scientifica di DeriveApprodi) il collettivo di studiosi propone una tre giorni di approfondimento critico alla presenza di esperti di livello internazionale: “Mentre tramonta con lentezza la fase dei ritardi emergenziali e le popolazioni allontanate dai dispositivi di displacement rientrano a stento nei villaggi provvisori, nei territori colpiti dal sisma si affacciano grandi opere e progettualità eterodirette. Macroprogetti con fondi europei e retoriche di rilancio delle aree interne convivono con ampi coni d’ombra di abbandono e recessione. Le strade già segnate da fondazioni, joint venture pubblico-private, università etc. sembrano non includere le comunità che abitano il territorio. La rotta va urgentemente invertita”.

“Per invertirla – è opinione del collettivo Emidio Di Treviri – è fondamentale studiare e conoscere cosa sta accadendo. Per questo il libro Sul Fronte del Sisma e per questo una “scuola” di tre giorni a Fornara di Acquasanta Terme, che si aprirà a Forca di Montegallo, dove il collettivo opera promuovendo il rafforzamento della comunanza e lo sviluppo della Cooperativa di Comunità del Monteceresa, per un dibattito sulla storia delle comunanze nell’Appennino”.

Gli incontri sono aperti alla partecipazione di tutti.

IL PROGRAMMA

h 18 CONFERENZA “Le comunanze, ieri e oggi: strumenti per resistere sull’Appennino” ai container di Forca di Montegallo con Olimpia Gobbi (storica locale) e Dario D’Alessandro (legale, Esperto di Beni ad uso civico).

CENA e FESTA A BALLO
(suonatori, ballatori e cantori tradizionali)

Ritorno a Fornara di Acquasanta Terme
Sabato 22: h. 9.30 SEMINARIO “Oltre l’estetica e l’etica: la questione economica della ruralità montana” con Fabio Berti (antropologo – UniSiena) e Filippo Tantillo (Strategia Nazionale per le Aree Interne)

h 15.30 WORKSHOP “La sfida infrastrutturale in quota: la sfida delle discipline accademiche” con Gabriella Trotta (architetta – UniGrenoble) a seguire tavola rotonda con i Comitati e i cittadini per elaborare opposizione e proposte alternative allo ipersviluppo autostradale.

h 21 – PROIEZIONE “Entroterra. Memorie e desideri delle montagne minori” (58′ – ITA) con gli autori del documentario selezionato al Sestriere Film Festival e al Trento film Festival.

domenica 23: h 9.30 SEMINARIO “Modelli di sviluppo delle aree interne: tra prospettive e criticità” con Emanuele Leonardi (sociologo politico – UniCoimbra) e Alessandro Simonicca (antropologo turismo – UniRoma1).

h 12 TREKKING “Anello di Roccia del MonteCeresa” attraversando insediamenti in via di abbandono, “riconvertiti” e abbandonati.

h 19 presentazione libro “Sulla schiena del drago” e dibattito sulle potenzialità e i limiti dell’attivismo tramite ‘narrazioni’ nei territori fragili.


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