ASCOLI PICENO – “Il Partito Democratico esprime soddisfazione per il raggiungimento di un altro obiettivo per i cittadini del Piceno. Capiamo bene che quando arrivano finanziamenti sul territorio c’è chi non riesce ad accettarlo perché non può innescare avvilenti battaglie campanilistiche, ma come comunicato dalla Vicepresidente Casini, a seguito della missiva del Presidente Ceriscioli di qualche mese fa, è finalmente giunta la bozza di ordinanza che destina 5.8 milioni di euro per interventi strategici in materia idrica nel territorio piceno”.

Si apre così la nota del segretario comunale del Partito Democratico di Ascoli, Angelo Procaccini, riguardo alle ultime polemiche sugli investimenti: “Nel dettaglio, riguardano il finanziamento del famoso impianto di soccorso a Castel Trosino (atteso da troppi anni) per oltre 3 milioni di euro, interventi a Montemonaco e Monte dell’ascensione ed infine un intervento del potabilizzatore a Fosso Dei Galli. Finanziamenti che andranno ad interessare l’acquedotto del Pescara, quello dei sibillini e una popolazione di ben 200 mila persone. Il piano degli interventi è stato elaborato dalla Regione Marche in collaborazione con l’Aato”.  

“Ma qual è la differenza tra Ciip ed Ato si chiederanno i cittadini: l’Aato, a proposito di trasparenza, è l’ente programmatore mentre la Ciip l’ente gestore – prosegue il segretario – Notiamo da tempo un grande interesse da alcuni partiti in particolare M5S e ‘similari’ per la Ciip che non si concretizza nell’impegno per la crisi idrica (nota da oltre 2 anni) e per risolvere i disagi dei cittadini bensì nella difesa di disfunzioni sotto gli occhi di tutti. Non sarà sfuggito ai cittadini che taluni ‘politicanti’ frequentano abitualmente la sede della società e parlano usando lo stesso linguaggio di alcuni, tanto da sembrare ventriloqui”.

Procaccini aggiunge: “La Ciip non ha bisogno di difensori pasdaran ma piuttosto, da ente gestore, di consigli su come mantenere al meglio ciò che madre natura ha concesso a questo territorio e che le forze di natura hanno incrinato. Forse meglio un convegno in meno, sul nuovo acquedotto, che come è noto non è competenza dei partiti benché meno dei loro ispiratori, ma più attenzione alle reti idriche – dichiara il politico ascolano – Ci chiediamo se i politicanti di cui sopra abbiano condiviso il terrore creato nei cittadini con la comunicazione della crisi idrica invernale e la realizzazione interminabile di impianti di soccorso invece di nuovi pozzi e infine perché siano rimasti muti, loro tanto sensibili all’ambiente, di fronte all’acqua potabile inquinata nella nostra provincia. Problema questo si che deve essere risolto immediatamente”.

Il segretario comunale conclude: “Da ultimo perché accanirsi contro la Regione che, come ampiamente dimostrato dalla vicepresidente Casini, ha richiesto e ottenuto milioni di euro per risolvere la crisi? Non capiamo cosa ci sia sotto, difendono chi crea i problemi e attaccano chi li risolve forse questo è il tanto sbandierato cambiamento? Il resto sono chiacchiere, di chi vuole fare campagna elettorale anche su dipendenti di un’azienda strategica del nostro territorio”.


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