MONTALTO MARCHE – Se ne è andato, sorridendo al suono della sua marcia sinfonica preferita, il M° Giuseppe Paci, uno dei maggiori personaggi della cultura picena, padre di Valentina e di Patrizio, direttore del Coro “La Cordata” di Montalto Marche. Nato ad Ascoli Piceno il 19 marzo 1930, ha conseguito la maturità magistrale presso l’Istitututo Magistrale “E. Trebbiani” nel capoluogo piceno, per poi proseguire gli studi a Roma, presso l’Accademia delle Belle Arti, preparazione e titolo di studio che uniti al suo talento gli hanno permesso di esporre alla Dorica di Roma, unitamente ad artisti di chiara fama come Guttuso e di ottenere la medaglia d’argento al Concorso Nazionale Enalc, per la sua raffinata tecnica a china in bianco e nero, con chiaroscuri ottenuti con linee verticali, trasmettendo l’arte ai suoi allievi nella sua lunga carriera didattica nella scuola media.
Parallelamente ai suoi studi artistici, ha maturato la passione per la musica fin da ragazzo, con la pratica del clarinetto e del sax, unitamente a suo fratello Lino, nella Banda di Venagrande, dove ha avuto maestri importanti come Giovanni Orsomando, padre di Nicoletta, celebre conduttrice televisiva della Rai.
Nel 1966 ha rifondato la Banda di Montalto Marche, elevandone il livello musicale, curando personalmente la preparazione degli allievi e portando innovazioni per l’epoca, come l’inserimento di elementi femminili in organico e l’allargamento del repertorio alla musica leggera, all’operetta e alle colonne sonore di Ennio Morricone.
Ha condotto la Banda di Montalto fino ad ottobre 2017. Parallelamente, dal 1985 al 2005 ha diretto la Banda di San Benedetto del Tronto, con la quale ha effettuato diverse tournèe a Parigi ed a Budapest, mentre nel 1991 ha diretto la Banda della Regione Abruzzo. Ma il maestro non si è dedicato solo all’arte ed alla musica, dal 1968 al 1978 ha lavorato come Ispettore di zona presso la Casa Editrice Universo dei fratelli Del Duca, rappresentando l’azienda nella Federazione Italiana Editori Giornali, rapportandosi con i colosssi dell’editoria come Mondadori, Rizzoli e Rusconi, partecipando anche alle sponsorizzazioni del giornale negli spettacoli itineranti degli anni ’70 come Cantagiro, Giromike, Un disco per l’estate, con personaggi del mondo dello spettacolo come Mike Bongiorno, Pippo Baudo, Pippo Caruso, Enzo Tortora, Alberto Lupo, Mino Reitano, Edoardo Vianello, Christian, Mal e Rosanna Fratello.
Ma non sono mancati, dopo la pensione, gli incarichi come Presidente della Pro Loco di Montalto Marche dal 1981 al 1985, Presidente Provinciale dell’Anbima e Presidente del Tirassegno di Montalto, dove ha ricevuto dal Coni e dall’Uits la medaglia d’oro per meriti sportivi. Nonostante le capacità gestionali ed organizzative, si è sempre tenuto  lontano dalla politica, troppo schietto e diretto per scendere a compromessi e poco incline alla diplomazia. Persona dignitosa, moralmente ineccepibile, legato alla famiglia e determinato nel raggiungere tutti gli obiettivi prefissati. Si aveva la sensazione di conoscerlo da tempo, anche dopo il primo incontro. Sulla morte scherzava: “Andrò sicuramente in Paradiso, con tutte le processioni che ho fatto con la banda“.
E così se ne è andato, sorridendo, per riabbracciare la sua amata moglie Giovanna, scomparsa l’anno scorso, evento che lo ha segnato profondamente e che ha accellerato il decorso della sua malattia. Lunedi 21 gennaio alle ore 15 si sono svolti i funerali nella Cattedrale di Montalto Marche, alla presenza di tanta gente che lo amava, della sua Banda che ha suonato insieme a diversi strumentisti marchigiani accorsi in sua memoria e del Coro “La Cordata” che ha cantato durante la Messa, intonando il “Signore delle Cime”, la celebre preghiera di Bepi De Marzi.


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