di Annalea Vallesi

ASCOLI PICENO – Opportunità per le piccole e medie imprese dell’area del cratere sismico. La Cna Picena mette a conoscenza dell’erogazione di contributi a fondo perduto alle piccole e medie aziende del cratere delle zone terremotate.

Francesco Balloni, direttore del Cna di Ascoli, Massimo Capriotti responsabile della progettazione del bando di finanziamento della Regione Marche e Vincenzo Brutti, consulente della S.r.g.m. hanno spiegato termini e modalità per fare richiesta di somme di capitale a fondo perduto alla Regione Marche.

In primo luogo, Francesco Balloni ha rilevato come “da marzo e per la prossima primavera, la più alta richiesta occupazionale proviene proprio dalla Piccola e Media Impresa” e quindi dalle aziende a conduzione familiare, piccolo commercio, artigianato, imprese di ristorazione e turismo (al primo posto nella offerta di lavoro), costruzioni edili. Al riguardo si vedano le allegate tavole statistiche sui lavoratori richiesti dalle aziende (clicca qui e scarica il Pdf cna di ascoli – imprese lavoro e occupazione a febbraio 2019 e in previsione fino ad aprile).

L’articolo 20 della legge 189 del 2016 prevede agevolazioni per le attività di impresa e le aziende del cratere delle zone terremotate, e in questi primi mesi dell’anno le aziende che hanno fatto più assunzioni sono quelle che hanno un numero da 1 a 49 dipendenti. Sono in tutto 21 i comuni che fanno parte del “cratere” sismico e in questo territorio, il 92% delle attività industriali è costituito da piccole e medie imprese, e ben il 73% da micro imprese con un numero di dipendenti non superiore a 49 unità.

BANDO DI FINANZIAMENTO REGIONE MARCHE E’ proprio a questo settore produttivo che si rivolge l’iniziativa della Regione Marche di erogare un finanziamento a fondo perduto. E’ disponibile a riguardo una importante dotazione finanziaria, che ammonta in totale a 21 milioni e 700mila euro per le zone del cratere delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. Solo nella provincia di Ascoli è grosso modo previsto uno stanziamento di fondi pari a circa 700-800 mila euro.

Questo bando nasce per favorire lo sviluppo della micro-impresa che ricomprende attività commerciali, artigianali, alimentari di ristorazione, ma in genere tutte le attività con partita iva (anche professionali) che abbiano subito danni strutturali in seguito agli eventi sismici del 2016. Lo scopo del finanziamento erogato dalla Regione è la ricostruzione strutturale e aziendale, che può riguardare anche sedi secondarie di una data attività di impresa purchè ricompresa sempre nella zona del cratere.

A tal riguardo, ha spiegato Balloni, “faranno fede le dichiarazioni sostitutive rilasciate dagli imprenditori che faranno richiesta dei fondi pubblici”. Con i fondi regionali sarà possibile compiere le seguenti attività: ristrutturare immobili aziendali, acquistarne di nuovi, sistemare il suolo aziendale, ammortizzare beni strumentali compresi i mezzi targati (furgoni, mezzi meccanici tecnici come gru, elevatori). Tra le spese ammesse al finanziamento pubblico anche quelle relative ai brevetti e diritti di proprietà funzionali al ciclo produttivo nonché i programmi informatici connessi alle esigenze di gestione del ciclo produttivo d’impresa.

I piccoli e medi imprenditori interessati potranno richiedere il finanziamento alla Regione Marche dalle ore 9 del 25 marzo alle ore 12 del 25 maggio 2019.

Vincenzo Brutti, consulente economico della S.r.g.m. ha dichiarato che “si era fatta richiesta di attivare la procedura di erogazione di questi aiuti economici dal giugno 2018 e che la disponibilità effettiva del capitale è arrivata solo ora”. Per questo motivo è prevista una efficacia retroattiva dell’erogazione del finanziamento pubblico: a partire dalle esigenze economiche di impresa sorte dal 24 agosto 2016 in poi e fino a diciotto mesi successivi al decreto di approvazione del finanziamento da parte della Regione Marche: è assicurato così il più ampio raggio possibile di supporto economico anche per esigenze pregresse o successive alla domanda di finanziamento da parte di un piccolo o medio imprenditore.

Si stima che le aziende interessate siano migliaia e la domanda di finanziamento a fondo perduto potrà essere presentata alla Regione Marche tramite l’inoltro di una semplice mail per posta elettronica certificata dal 25 marzo 2019 al 25 maggio 2019. I requisiti di ammissibilità, ha continuato Brutti, sono oggettivi e il richiedente dovrà inserire questi dati oggettivi richiesti in apposite “griglie” presenti sul modulo di richiesta. Si stima che potranno essere erogati in media 30-40 mila euro ad azienda, a seconda delle esigenze.

Massimo Capriotti, Direttore provinciale della S.r.g.m. (Società Regionale Garanzia Marche) ha dichiarato da ultimo che se è vero che il Piceno è stato duramente colpito sia dalla crisi economica che campeggia a livello nazionale che dalla distruzione dei terremoti del 2016-17 è anche vero che bisogna iniziare a lavorare su progetti di sviluppo credibili. Bisogna che gli imprenditori propongano idee che rilancino il territorio, ma soprattutto che queste idee e questi progetti siano economicamente sostenibili, ovvero che prevedano entrate per l’attività che si andrà a ristrutturare dopo i danni subiti.

Le attività dovranno essere previste in attivo e non in perdita, poiché la regione Marche eroga i suoi finanziamenti a fondo perduto, e quindi questo investimento deve andare ai più meritevoli e capaci.

Capriotti ha ricordato come la Regione copra solo il 50% del capitale necessario alle aziende richiedenti, ma all’inizio la somma verrà erogata per intero, poi subentrerà un piano si restituzione del 50% da parte di banche ed istituti di credito privati, ecco perché sarà necessario sensibilizzare gli Istituti Bancari a forme di prestito e supporto alle piccole e medie imprese (di solito molto svantaggiate nei prestiti bancari e nelle forme di garanzia richieste). In tal senso una interessante iniziativa è quella prevista nel progetto di finanziamento a tasso zero della Fondazione Sgariglia Dalmonte.

Il bando di finanziamento regionale favorirà principalmente le attività turistiche erogando per la ristrutturazione immobiliare di piccole e medie aziende turistiche un contributo pari al 70% invece che il consueto 50% (come per le altre attività).

In particolare, sarà favorito e incentivato il turismo nelle zone montane, ma rientrano nel progetto del bando regionale anche le attività agricole con un fondo a disposizione pari ad euro 1.085,00 e l’attività di pesca e acquacultura sempre con un fondo di 1,085 milioni di euro.

 

 


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