ASCOLI PICENO – Quella della sempre maggior diffusione del biologico nelle mense scolastiche, con il conseguente incremento del contributo nazionale annunciato dalla Regione, è una buona notizia ma occorre anche sensibilizzare le pubbliche amministrazioni per farlo loro prestare maggiore attenzione alle imprese del territorio.

Secondo un report Coldiretti Marche su dati Siar, le aziende marchigiane che hanno scelto il biologico sono aumentate di circa il 40% rispetto allo scorso anno raggiungendo superando le 3.600 unità. Una scelta, da parte degli imprenditori agricoli, che va nella direzione di un sistema produttivo più etico, rispettoso della natura e delle biodiversità.

“I Comuni – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – possono incidere in questo settore o in maniera diretta, se il servizio di refezione è interno, oppure rivisitando i criteri delle gare se questo viene appaltato. Come organizzazione agricola chiediamo di non fermarsi al “solo” biologico ma di incentivare anche la filiera corta e i prodotti a ridotto impatto ambientale”. Nelle Marche un terreno su 5 è biologico. Secondo i dati Biobank la nostra è la regione italiana con la maggiore densità di aziende bio: 398,6 per milione di abitante.


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