Disappunti quotidiani

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Giochi, giochini, giochetti

Nonostante il doppio incarico di Canzian risalga al 2010, la richiesta di dimissioni da consigliere comunale avviene proprio prima delle elezioni politiche. Più che l'affermazione di un principio, dunque, rischia di essere l'ennesima guerra fratricida all'interno del Pd

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Il Pd di Canzian. E il Canzian del Pd

L'assessore regionale e consigliere comunale, secondo alcuni del suo partito, dovrebbe dimettersi dal secondo incarico per far entrare il giovane Francesco Ameli. Ma c'è anche una questione nazionale: come può dirsi, con Bersani, contrario "all'oligarchia finanziaria", se poi in Parlamento i democratici l'hanno sostenuta fino alla modifica costituzionale?

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Letterina ai “Tea Party”: la tavola da surf non salva dallo tsunami

Meno tasse e meno spesa pubblica. Sì, ma come? Con un piano di licenziamenti di massa nel settore statale? Oppure accettando serenamente la possibilità di fare deficit? O i nostri teeparters rischiano l'ottusità di quelli d'Oltreoceano, con posizioni addirittura più incomprensibili rispetto all'austerità europea? Reagan tagliò le tasse ma aumentò la spesa (militare però)

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Terremoto, lo Stato non rimborsa i danni. Siamo alla “truffa del debito” di un governo non eletto. Dimissioni, subito

Il 15 maggio un decreto della junta Monti ha stabilito che bisogna difendersi con assicurazioni private in caso di disastri naturali: per questa vergogna, questa truffa sulla pelle di milioni di cittadini, è necessaria la richiesta collettiva di immediate dimissioni di questo governo non eletto e non autorizzato da nessun programma elettorale con l'interferire nella nostra vita