Area Carbon, Pd Ascoli: “Regione boccia social housing del Comune. Manca la bonifica”
Anna Casini, Francesco Ameli e Angelo Procaccini criticano la giunta Fioravanti: "Tanti proclami ma niente fatti, la città rischia di rimanere al palo"
Anna Casini, Francesco Ameli e Angelo Procaccini criticano la giunta Fioravanti: "Tanti proclami ma niente fatti, la città rischia di rimanere al palo"
Nella conferenza dell'8 gennaio si sono effettuati verifiche e riscontri in merito alla situazione. "La rimozione dell’amianto dunque diventa condizione indispensabile"
Il gruppo presenta 15 proposte alternative allo sviluppo della zona, coinvolgendo tutte le parti sociali e politiche della città
Il presidente della società che lavora per il progetto di riqualificazione dell'Area Carbon manifesta fiducia rispetto alla progettualità in vista dei prossimi passaggi burocratici
In una nota stampa si scrive che "i nuovi parametri fanno lievitare i costi, ed ora i costruttori vorrebbero salvare capra e cavoli attraverso finanziamenti pubblici. Non si spendono così i soldi dei cittadini: serve un'altra analisi"
Una rubrica satirica a cura del nostro Evo. Una risata per trattare col sorriso argomenti seri, o meno
Una rubrica satirica a cura del nostro Evo. Una risata per trattare col sorriso argomenti seri, o meno. Per vedere l'immagina a grandezza opportuna, clicca sulla foto sulla destra
Il Comitato elenca tutte le discordanze tra quella ritenuta la realtà ascolana e le parole del sindaco, dalla bassa pianificazione ai tempi di attuazione del Piano Regolatore: "Dolorosa presa in giro della città"
L'assessore regionale parla di buon progetto ma alcuni temi da rivedere, come, tra l'altro, la congruità urbanistica con le zone attorno alla Carbon. Anche il giovane del Pd Francesco Ameli chiede "la valutazione all'interno del Piano Regolatore"
Critiche anche per il redattore del Piano Regolatore, professor Cervellati: "Contemporaneamente incaricato di pianificare il Prg e anche consulente di Restart. Verificheremo se vi è danno erariale"
Dopo che la scorsa settimana gli imprenditori avevano chiesto il supporto delle istituzioni il Presidente della Provincia si schiera apertamente con i fautori del progetto: "Nessun caso, se non si opera bene si rischia di perdere una occasione"
Visioni diversificate sul social network tra chi manifesta dubbi e criticità in riferimento al progetto di bonifica e riqualificazione - con nuova edificazione - dell'area ex Carbon e chi, invece, difende la "sfida di alto profilo"
Il parlamentare Pd replica alla conferenza stampa Restart: "Non ho mai ostacolato nulla ma il core business del progetto è il Parco Tecnologico e non una colata di cemento". Sulle accuse di "assenteismo": "Sono stato invitato una sola volta"
Analisi delle prospettive per l'ex Area Carbon e possibili miglioramenti rispetto al quadro proposto. Una "piccola/grande Opera"? Il ruolo di Luciano Agostini
I numeri uno della società chiamata a bonificare l'ex area Carbon e della Fondazione Carisap chiedono all'unisono: "Molto più semplice comunicare le negatività che gli aspetti positivi. Chiediamo alla città di esprimersi a fronte di gruppi manifestatamente contrari"
Nota del comitato contro l'operazione Ascoli 21: "1200 appartamenti affosseranno Ascoli e la Fondazione lo sa. Bisogna riportare le decisioni dentro il Prg e accedere ai Fondi Europei Fesr 2014-2020 per progettare ad altissimo livello"
Il presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati incontra Paola Romanucci, Stefano Odoardi e Eugenio Simonetti: "Non vogliamo 380 metri cubi di cemento destinati a nuove abitazioni che sorgerebbero in un'area in cui il suolo è stato per anni inquinato dalla ricaduta di polveri sottili e dalla presenza di amianto e scarti industriali"
"Se necessario, l'amministrazione proceda anche con il sequestro dei beni a garanzia delle somme necessarie come già fatto dalla magistratura tarantina per il caso Ilva" si legge nella nota. "Non scambiare la bonifica con 350 mila metri cubi che peggioreranno la qualità della vita"
Francesco Di Vita: "Tra i dubbi e le ombre della riqualificazione Carbon, torni la Politica ad assumere un ruolo" Da quasi due anni ripetiamo ad ogni occasione che le volumetrie previste dal progetto Restart sono eccessive e non rispondenti alle reali esigenze di carattere abitativo, economico e sociale di Ascoli. La presa di coscienza da parte di alcuni illustri componenti della società Restart non può che farci piacere, ma certamente non ci invita a cantare vittoria su quanto fino ad ora denunciato. Rimane ancora assente, in questo clima di preoccupazione sempre crescente nei confronti del futuro di questa città e del territorio, il contributo della Politica e delle istituzioni locali, fino ad oggi incapaci di registrare una posizione autonoma e sempre appiattiti sulle posizioni iper-edificatorie del progetto. Proprio adesso che la sostenibilità economica di tutto il quadro pare vacillare, il silenzio politico diviene assordante. Di fronte a una presa di coscienza del privato così netta, il compito di chi amministra dovrebbe essere quello di venire incontro ai dubbi degli attori economici e sociali, e della stessa cittadinanza che guarda con sempre maggiore interesse al problema della riqualificazione di quei 27 ettari di terreno, cercando di porsi come protagonista di un confronto e di un dibattito tesi a individuare soluzioni concrete. Soluzioni concrete che devono partire da una considerazione preliminare indispensabile: l’area ex-Carbon, per la sua posizione nell’assetto urbano, la sua storia, e la congiuntura economico-sociale che viviamo deve rientrare all’interno di una programmazione più ampia della città e del territorio, programmazione stimolata da una “visione a lungo periodo” di come Ascoli e la provincia dovranno essere tra cento anni. Di fronte a tutto ciò, sarebbe ancora più scellerata l’idea di slegare la riqualificazione Carbon al Piano Regolatore Generale, affidandola ad un semplice Pru come se fosse una qualsiasi variante urbanistica e non l’ultima occasione di rilancio per il territorio. Il Prg, infatti, se depurato da sirene elettorali e clientelari, diventa lo strumento principe per dare una forma nuova e una identità alla città. Siamo ancora in tempo, bisogna essere rapidi ma senza farci prendere dalla fretta: facciamo riposare Cervellati prima che possa rovinare la propria carriera con ombre (piuttosto pesanti) di rapporti poco chiari e commistioni con chi, da responsabile del Prg, avrebbe dovuto controllare; ripensiamo il Piano Regolatore da capo, aprendo la discussione al contributo di tutti, singoli e associazioni, università e centri culturali; cerchiamo, al di là delle contrapposizioni politiche, di lavorare, finalmente, a una città di tutti e non di pochi; leghiamo i destini urbanistici di Ascoli a nuove prospettive economiche e sociali che ci rendano protagonisti del territorio e non più a rimorchio di decisioni prese da altri. Se così non dovesse essere, se dovessero vincere ancora una volta le logiche spartitorie sul bene comune, ci renderemo tutti complici della definitiva e irreversibile rovina di Ascoli, condannando i nostri figli e chi verrà dopo di loro a cercarsi un futuro migliore, come già tanti fanno ora, lontano dalla città che amiamo. E a quel punto, non sarà più possibile tornare indietro"
Il consorzio proprietario delsito interviene dopo le esternazioni dei politici sul progetto: "Alcune opinioni espresse senza aver preso piena visione della prosposta". E spiega l'obiettivo: "Un grande laboratorio urbano a cielo aperto". Verrà indetto un concorso internazionale di architettura