Emergenza neve, al via le operazioni di evacuazione degli animali dalle stalle
Con il trasferimento degli animali sfollati in strutture più sicure per fermare la strage che ha decimato mandrie e greggi con centinaia di mucche e pecore morte
Con il trasferimento degli animali sfollati in strutture più sicure per fermare la strage che ha decimato mandrie e greggi con centinaia di mucche e pecore morte
E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti congiunti delle nuove scosse e della neve in un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini che in migliaia sono costretti al freddo
Dal Piceno al Maceratese, gli allevatori sono così costretti a tenere mucche e pecore all'aperto, in una situazione che nelle aree interne vede la neve ormai vicina al metro di altezza
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Eurispes in occasione di S.Antonio Abate, il Patrono degli animali che si festeggia il 17 gennaio con benedizioni nelle parrocchie di campagne e di città
Con picchi di influenza, danni alle coltivazioni e agli animali, gelo e neve che ostacolano la circolazione e le consegne di prodotti deperibili
Da sbalzo termico improvviso danni alle colture e picchi di influenza. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr che rilevano le temperature dal 1800
Ad aggravare i danni del gelo è stato, sulla fascia costiera adriatica e sulle colline vicino al mare, il vento carico di salsedine, che ha contribuito a bruciare
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sulla produzione dell’industria a novembre 2016 che riguarda anche i prodotti arrivati sugli scaffali per le feste di fine anno.
Lo afferma la Coldiretti, che ha elaborato i dati diffusi dalla Banca d'Italia. I turisti provenienti dall'estero sono passati da 115 mila a 74 mila mentre la spesa è scesa da 34 a 19 milioni di euro e i pernottamenti da 605 mila a 224 mila
E' in difficoltà con decine di migliaia di ettari di verdure pronte per la raccolta bruciate dal gelo, serre danneggiate o distrutte sotto il peso della neve, animali morti, dispersi e senz’acqua perché sono gelate le condutture
Ad affermarlo è l'associazione in riferimento all’entrata in vigore dal 12 gennaio della “Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino"
Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini che occorre ora sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento
Afferma la Coldiretti. A conclusione delle festività di fine anno c'è infatti l'opportunità di risparmiare sulla tavola per motivi esclusivamente commerciali che non influiscono in alcun modo sulle caratteristiche qualitative dei prodotti
E’ l’allarme lanciato dall'associazione sugli effetti del gelo e della neve che hanno provocato nei campi danni incalcolabili al momento per il nuovo aggravarsi della situazione
Ormai da troppi mesi dalle drammatiche scosse e gli allevatori non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti a stare fuori al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire
"Gli agricoltori nel 2016 - sottolinea la Coldiretti – hanno dovuto vendere piu’ di tre litri di latte per bersi un caffè o quindici chili di grano per comprarsene uno di pane ma la situazione non è migliore per le uova, la carne o per alcuni prodotti orticoli"
I 3/4 dell'export interessa i Paesi Ue, ma il Made in Italy cresce anche in Nordamerica e in Asia,fino all'Oceania. Gli scambi con la Russia soffrono,invece,a causa dell'embargo
E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per la definizione da parte del Ministero delle Politiche Agricole di un adeguato periodo di accompagnamento per favorire l'ingresso di tutti i produttori
“Si tratta di un provvedimento fortemente sostenuto dalla Coldiretti per garantire maggiore trasparenza negli acquisti e fermare le speculazioni che hanno provocato il crollo dei prezzi del grano italiano al di sotto dei costi di produzione"
La nostra regione può oggi vantare tredici prodotti riconosciuti, tra Denominazione di origine protetta (Dop) e Indicazione geografica protetta (Igp). Tra i Dop l’Oliva Ascolana del Piceno