ASCOLI PICENO – Giulio Natali, consigliere regionale del Pdl, si affida all’ironia per rispondere al recente intervento di Luciano Agostini, deputato del Pd, in merito al Piceno Consind, l’ente pubblico che ha accumulato debiti per milioni di euro grazie ad una gestione miope e politicizzata che, da decenni, non viene interrotta. Ce n’è anche per Ciccanti, altro deputato piceno, sponda Udc, però.

Scrive Natali: “Agostini all’improvviso, anche lui, come il suo amico Ciccanti, si accorge della situazione del Piceno Consind, e come Ciccanti (a proposito stiamo terminando la raccolta di tutti i suoi interventi pubblici sul tema… e tra poco ci sarà davvero da ridere) cerca di far dimenticare il passato e, ovviamente, lui Agostini se la prende con Rossi e Celani e parla di bunga bunga e pensa di poter ambientare tutto raccontando una favoletta dicendo che il debito dell’Ente sarebbe tutta colpa dei Commissari”.

“Non speravo certo che Lup-ostini – ironizza Natali, facendo riferimento al nomignolo affibiato ad Agostini – leggesse il Libro Bianco anche se pensavo che qualche amico suo poteva raccontarglielo, magari anche nel punto in cui si parla del Consind che incarica come vicepresidente della Tes Marche sino al 1999 un certo signore, preferito perché “rappresentava la scelta più idonea per competenza ed esperienza in grado di fornire un soddisfacente contributo a quella società con particolare riferimento alla problematica dei rifiuti urbani” (il virgolettato è riportato dalla delibera del Consiglio del Consind), perché quel signore era lui, Luciano Agostini, colui che parla di bunga bunga ma non del disastro economico e finanziario di cui si parla nel Libro Bianco: perché di quelle lui Agostini, né da vicepresidente della Tes Marche e né dopo quando è stato anche vicepresidente della Giunta Regionale ed Assessore al Bilancio si è mai accorto”.

“Perché Agostini come Ciccanti – continua Natali – è stato per anni su Marte e non ricorda quando al Consind impose Dante Bartolomei come consulente cospicuamente indennizzato per farsi lasciare nel 2000 il posto in Regione, si è scordato forse anche chi sia Longino Carducci, prima suo successore alla Tes Marche, poi nel Comitato Direttivo del Piceno Consind sino al novembre del 2003 ed ora Presidente della Picena Depur e della Uniproject e che in tale veste diffida il Piceno Consind al pagamento di 11 milioni di euro in forza di quell’appalto che anche lui Carducci fece approvare nel 2001”.

Termina Natali: “Ci faccia capire, Agostini, da che parte sta, se con i cittadini o con la cooperativa Unieco? Sta con Carducci e magari anche con Stracci e D’Erasmo (sindaci che davanti al Prefetto di Ascoli, nel giugno scorso, chiedevano che il Piceno Consind pagasse alla Picena Depur quello che ricavava dall’incasso delle utenze), o con chi non solo vorrebbe rescindere il contratto con la Picena Depur ma predisporre ogni singolo atto per verificare la possibilità di rendere nulla quella convenzione sin dall’inizio?”


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