ASCOLI PICENO – “Ci aspettavamo la zona franca, il credito di imposta e altri incentivi per il rilancio dell’economia picena, invece non solo non arriva nulla, ma ci regalano addirittura il pedaggio dell’Ascoli Mare”: la Confcommercio di Ascoli Piceno, attraverso il suo presidente Igino Cacciatori, contesta duramente “l’oramai certo” balzello: “Sebbene ci sia un momento di forte emergenza per la crisi dei consumi e dell’occupazione, si fa del tutto per affossare ancora di più la nostra economia”.

“Al di là della penalizzazione più diretta per i pendolari – aggiunge Cacciatori – di questo ennesimo balzello ne farà le spese indirettamente anche il turismo, già a rischio tassa di soggiorno, poiché alla fin fine piuttosto che andare al mare magari per questioni di principio, si preferirà la montagna e come se non bastasse, si ricongestioneranno come un tempo, la via Salaria e la strada Bonifica, rendendo vita difficile ad abitanti e commercianti dei comuni attraversati soprattutto dalla Salaria”.

“Voglio augurarmi – conclude il presidente Confcommercio – che i nostri politici riescano a recuperare questa situazione che certamente il Piceno non merita”. A Cacciatori fa eco il direttore Confcommercio Giorgio Fiori il quale aggiunge che “sembra di rivivere la vicenda della provincia di Fermo che tanti pensavano che non si sarebbe mai realizzata ma che poi è diventata realtà spiazzando i tanti superficiali e con tutto ciò che ne è conseguito”.

“Allora – aggiunge Fiori – visto che presumibilmente il provvedimento non verrà ritirato è bene puntare subito al male minore e cioè al declassamento della superstrada da raccordo autostradale, che alla fin fine comporterà la riduzione della velocità massima che non sarebbe neanche un male visto che quell’asse viario è spesso teatro di incidenti, anche purtroppo mortali”.


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