ASCOLI PICENO – Sembra che riempisse bombole da cucina con Gpl per uso domestico, presso il proprio impianto di distribuzione carburanti per autotrazione, alla periferia cittadina. Comportamento abusivo e vietatissimo in quanto pericoloso, e per questo il titolare 51enne dell’impianto F.L. è stato denunciato dalla Guardia di Finanza di Ascoli, durante un’attività sulla vigilanza dei prodotti sottoposti ad accise, finalizzata anche a riscontrare gli esatti adempimenti in materia di sicurezza pubblica e incolumità privata.
I militari si sono recati nell’impianto dopo aver raccolto notizie circa la presunta attività illecita di riempimento abusivo di Gpl dentro bombole per uso domestico.
Comportamento, questo, espressamente vietato per gli alti rischi di incendi ed esplosioni. Perciò le Fiamme Gialle, dopo alcuni appostamenti, hanno sorpreso F.L., il titolare dell’impianto, mentre riempiva una bombola da cucina, della capacità di 60 chilogrammi, di “M.E.”, uno dei clienti, utilizzando le proprie attrezzature di erogazione.

Si è concretizzata così, riferisce la Guardia di Finanza in una nota, la sussistenza della fattispecie di reato prevista dall’articolo 7, comma 1, del Decreto Legislativo 22 febbraio 2006, n. 128, sanzionata con l’arresto da sei mesi a tre anni oppure con l’ammenda da 20.000 a 50.000 euro.
Sono stati sottoposti a sequestro l’intero impianto stradale di erogazione del GPL per autotrazione, la bombola del cliente, già riempita per ben oltre la metà e, infine, anche l’adattatore utilizzato per il rifornimento abusivo.

Oltre alla denuncia penale che ha coinvolto il solo titolare del distributore stradale, i militari hanno contestato ai due anche le corrispondenti sanzioni amministrative contemplate dal citato articolo di legge, quantificate, per “F.L.”, in 3.333 euro e, per “M.E.”, in 1.333 euro.


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