ASCOLI PICENO – Mirko Petracci, consigliere comunale del Pdl ad Ascoli Piceno, interviene nel “discusso” argomentare che sulle pagine di RivieraOggi.it si ha al riguardo del taglio dei costi da destinare ai “gettoni di presenza” dei consiglieri comunali.
“La Presidente del Consiglio Comunale di San Benedetto, Giulietta Capriotti, è riuscita ad allarmare gli aspiranti giovani politici, dicendogli che il Governo Berlusconi con un articolo dell’ultima Legge di Stabilità, dal 2012 taglierà i costi della politica negli enti locali, di conseguenza i futuri Consiglieri Comunali di San Bendetto percepiranno un gettone di presenza che corrisponderà solo a 36 euro rispetto agli attuali 90 – inizia Petracci – Mi piacerebbe ironizzare su quanto dichiarato dicendo “poveri consiglieri”, ma sinceramente non mi capacito come un amministratore che ricopre anche la carica di Presidente del Consiglio possa attaccare il Governo perché ha varato una legge che farà risparmiare all’amministrazione sambenedettese diverse migliaia di euro ogni anno”.
Petracci fornisce dei dati: “Dall’ultimo anno consiliare di San Benedetto si può evincere che nel caso la norma tanto contestata fosse già applicata, il Comune avrebbe risparmiato più di 23 mila euro che a fine mandato sarebbero stati 115 mila euro, pochi per chi è abituato a sperperare il denaro pubblico, tanti per chi considera i soldi del Comune soldi dei cittadini. Non so quale insegnamento la Capriotti voglia dare ai giovani o a chi si avvicina alla politica, ho da sempre considerato la Politica una passione, che prima di tutto guardasse agli interessi del cittadino, proprio nell’interesse di quest’ultimo i neo consiglieri dovranno pensare prima alle esigenze della propria città poi a valutare le entrate che un amministratore può avere dal ruolo pubblico che svolgerà”.
Continua il consigliere comunale ascolano: “Quando nel maggio 2009 mi sono candidato alle elezioni comunali di Ascoli Piceno, avevo 27 anni (uno dei più giovani candidati) e non sapevo neanche a quanto ammontasse un gettone di presenza del Consiglio Comunale, se avessi ragionato come la Capriotti non mi sarei dovuto candidare ad Ascoli Piceno dove il gettone è quantificabile con 33,19 euro lorde, avrei dovuto ricercare il consiglio comunale con il più alto gettone di presenza, che ho scoperto essere proprio quello di San Benedetto del Trono (90 euro) e mi sarei dovuto candidare in quest’ultimo”.
“Oggi – si legge nella nota – sono un consigliere comunale che svolge il suo ruolo istituzionale, cioè rappresentare l’interesse dei cittadini, a prescindere dall’entità del gettone di presenza di cui non mi interessa assolutamente l’ammontare perchè vivo del mio lavoro e considero il mio ruolo istituzionale non un lavoro ma un servizio, contrariamente ad altri. Nessuno obbliga qualcuno a fare il consigliere comunale, è soltanto una scelta di vita e personalmente sono favorevole all’abolizione del gettone di presenza; la presenza in consiglio comunale è un obbligo sancito dalla legge”.
La conclusione di Petracci è polemica: “Capisco che il Pd oggi impone una nuova immagine del candidato modello dell’area di centro-sinistra, fatta di maglioni di Kashmeer e vacanze a Saint Moritz in stile dalemiano, ma consiglio a tutti i giovani di destra e di sinistra di avere a cuore solo il bene della propria città e non del proprio portafoglio o tornaconto personale, la politica onesta e corretta si può fare anche senza grandi risorse, basta sapersi comportare in maniera rispettosa di tutto e di tutti, poi i voti arriveranno da sé. Spero vivamente che la futura classe dirigente di San Benedetto si potrà distinguere da quella attuale, affinchè la Riviera delle Palme possa riconquistare quel prestigio che è andato perso tra mille promesse non mantenute e mille battaglie inutili”.
Copyright © 2023 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
1) Probabilmente il consigliere non ha capito il nocciolo, o sicuramente avrà un lavoro che gli permette di fare politica e dedicare il tempo in cui non lavora, alla politica, o non dedica il tempo necessario alla politica.
2) Ascoli ha quasi il doppio di consiglieri di San Benedetto, quindi il lavoro “dovrebbe” essere meglio distribuito, visto che 10.000 abitanti in più non giustificano 20 consiglieri in più, Milano dovrebbe avere un mezzo parlamento…
3) Trovo stucchevole la polemica sul maglione di Cashmere o Saint Moritz.
4) Perchè non prova a chiedere al suo collega Ciccanti di ridurre il suo stipendio da Parlamentare o ridurre il numero di parlamentari, visto che uno solo di essi vale come il consiglio comunale di San Benedetto.
La nota sul maglione di Kashmeer è talmente insulsa e odiosa (come se fosse un accessorio che soltanto un miliardario può permettersi) che rende insensata tutta l’osservazione.
Sarebbe forse il caso di trovare argomentazioni realmente politiche invece che barzellette per criticare gli avversari, soprattutto quando si appartiene ad un partito il cui capo è sotto processo per corruzione, concussione, prostituzione minorile.
Hai voglia a richiamare gli altri all’onestà e alla passione per la politica …
Peccato che il Comune di Ascoli preveda indennità per Assessori, sindaco, presidente del consiglio superiori di oltre il 30% rispetto alle indennità percepite dai colleghi sambenedettesi. Senza contare che tra giunta e presidente del consiglio in Ascoli sono ben 12 ad essere pagati contro i 10 di San Benedetto. Beninteso, non è una colpa pagare gli amministratori. Ma invece di dedicarsi a una transumanza fuori stagione, come il suo concittadino e collega Ciccanti le cui scorribande in riviera sono ormai ben conosciute, e quindi inondarci con un sarcasmo piuttosto scadente e con un rigore evidentemente ipocrita, il consigliere ascolano sarebbe stato più apprezzabile se si fosse cimentato nel ben più irto tragitto di una proposta concreta ai suoi colleghi in giunta, producendo per il suo comune lo stesso vantaggio che vanta per quello di San Benedetto, semplicemente tagliando del 4% i compensi della giunta. Ma è molto più semplice prendersela con chi solleva una questione concreta che essere propositivi ed operativi.
Tra l’altro, con tutte le critiche che pure possono essere mosse alla Presidente, tra queste sicuramente non c’è la mancanza di passione. E farebbe meglio, il collega consigliere, a studiare un pò di più i bilanci del suo comune anziché impelagarsi in curiose discettazioni su quello di enti che lo riguardano molto poco.
Io non so e non voglio sapere a quanto ammonta un gettone di presenza del Consiglio Comunale. Faccio il consigliere comunale di un Comune della Vallata delTronto e mi sono candidato per due volte nel Comune di san Benedetto, se avessi ragionato come la Capriotti mi sarei dovuto…………. SI FA POLITICA PER PASSIONE E NON PER UN GETTONE!!!!
BUONA VITA a TUTTI.
Probabilmente mi sono lasciato impressionare da alcuni consiglieri (ed ex) riguardo a quel che c’è da fare per svolgere questo servizio in maniera sufficientemente buona, ma finora ho sempre ritenuto molto impegnativo questo ruolo.
Chiedo al consigliere Petracci, quindi, alcune informazioni così per meglio capire:
Che tipo di lavoro svolge?
Ha possibilità di lavorare negli orari che ritiene più idonei o no, oppure segue dei turni, lasciandogli parecchie ore pomeridiane libere?
Lavora part-time o tempo pieno?
E’ sposato? Se si, la moglie lavora o no?
Ha dei figli? Quanti?
Vive da solo o con i genitori?
Se ha famiglia, vive ugualmente con i genitori?
Nessuna polemica da parte mia, sia ben chiaro, è solo per capire il tempo che può dedicare alle riunioni, lettura delle documentazioni varie e altro ancora, oltre il lavoro.
Ammazza oh, quando c’è da difendere il portafoglio si trovano tutte le scuse, le giustificazioni possibili!
Lì ne siete due di più, quà uno di meno,là due di meno,lavori o non lavori, che lavoro fai, hai tempo per leggere gli atti, puoi lasciare il lavoro, vivi da solo……!!
Non girate intorno al nocciolo della questione:volete andare là non per passione,per fare gli interessi dei cittadini, ma per i vantaggi (economici e non) che quella posizione può portarvi!D’altronde, se non fosse per questo, per quale motivo vi azzuffate così tanto? Ma credete che abbiamo l’anello al naso? Prendete l’esempio della regione:perchè non è passata la proposta di legge (mi sembra proposta dall’IDV e PDL)di azzerare la “pensione” ai consiglieri regionali?Sappiamo come hanno votato i consiglieri regionali locali sig. Donati e Perazzoli? Ce lo fate sapere?