ASCOLI PICENO – Si è svolto questa mattina presso il Centro Congressi della Camera di Commercio di Ascoli Piceno un convegno promosso dalla Polizia di Stato sui temi della tratta delle immigrate e dello sfruttamento della prostituzione. Ospite d’onore il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, che ha così avuto modo di incontrare suo figlio Maurilio, dirigente della squadra mobile presso la Questura di Ascoli.
Piero Grasso ha ovviamente affrontato anche il discorso mafia, entrando su un argomento di cui si discute molto in questi ultimi anni: quello delle infiltrazioni mafiose nel nord Italia, dove si concentrano grandi aziende e giri d’affari. Secondo alcuni l’economia e la finanza del nord starebbe praticamente in mano alle mafie. In Lombardia, in particolare, la presenza delle organizzazioni criminali sarebbe cresciuta moltissimo negli ultimi anni.
Ma il procuratore antimafia ha ridimensionato queste teorie: “ormai da 30 anni si sa che la n’drangheta e altre mafie stanno tentando di infiltrarsi nelle regioni settentrionali, ma questo non vuole dire che i territori siano controllati da loro. E questo perchè c’è una forte azione di contrasto da parte della società civile nei confronti di tali fenomeni. Quanto alla questione degli affari economici – ha proseguito Piero Grasso – essi devono osservati con attenzione nel momento in cui si realizzano, perchè dopo potrebbe essere tardi”
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