ASCOLI PICENO – Una mozione della minoranza per chiedere una nuova regolamentazione per l’affidamento del lavori pubblici “in economia” è stata discussa e in seguito respinta durante il consiglio comunale di oggi pomeriggio. Per lavori pubblici in economia si intendono quegli appalti affidati per somme inferiori a 40 mila euro e che, specie se decretati per interventi urgenti, non necessitano di gara pubblica.

“Chiediamo di sapere come mai 150 mila euro già stanziati in Bilancio per alcuni interventi di manutenzione delle strade del territorio siano stati divisi in 4 differenti progetti, commissionati a distanza di pochi giorni in concomitanza delle elezioni regionali, così da scendere al di sotto dei 40 mila euro e perciò  liberi di essere affidati senza gara pubblica -chiede Silvia Parlamenti (la Primavera di Ascoli).

“In un periodo di crisi, soprattutto delle imprese edili – aggiunge Valentina Bellini (Pd) – sarebbe stato più opportuno dare la possibilità di partecipare a più imprese, anzichè affidare tutti i lavori alla stessa ditta, la “Pinto Costruzioni” s.r.l. Non mettiamo in dubbio la regolarità procedurale, visto che il regolamento prevede tali soluzioni ma non ne capiamo il senso. Chiediamo quindi spiegazioni su questa scelta e proponiamo di discutere un nuovo regolamento che renda più trasparenti anche gli affidamenti dei lavori pubblici minori”.

I lavori cui si fa riferimento, tutti commissionati dal 25 marzo al 2 aprile 2010, riguardano località Capriano, contrada LiscianoVia Begonie, quest’ultima con due diversi interventi approvati in due momenti diversi a distanza di tre giorni.

“Gli interventi per quelle zone erano già programmati da tempo, – è la replica dell’assessore Silvestri – abbiamo colto l’opportunità di fare lavori indispensabili per i cittadini approfittando di un ribasso del 30% offerto dalla ditta “Pinto” tramite un fax che ci è stato inviato. Voglio poi ricordare che molti altri lavori affidati da questa amministrazione sono stati svolti da imprese diverse   e non sempre dalle stesse. Abbiamo sempre operato per cercare di dare impulso allo sviluppo e all’economia del territorio”.

“Non si può parlare di impulso allo sviluppo e all’economia quando i fondi per il Polo Universitario sono rimasti bloccati  per dieci anni e perciò svalutati – attacca Marco Regnicoli (L’Alveare)- Pensiamo poi al Piano Regolatore, già fatto da tutti i Comuni della zona, che così ci hanno rubato migliaia di residenti, tranne che dal nostro. Parlate di trasparenza amministrativa poi rifiutate la nostra proposta. Di cosa avete paura?”.

“Non bocciamo la vostra proposta di nuovo regolamento – afferma nel suo intervento il sindaco Guido Castelli – Saremmo stati  disposti a discuterlo qualora il vostro documento non contenesse altri punti che rappresentano soltanto insinuazioni sul nostro operato. Per questo non possiamo votare favorevolmente. Ma abbiamo presentato un altro documento che prevede la revisione del regolamento e quindi va incontro anche alle vostre richieste”. Il documento presentato dalla maggioranza è stato  approvato con 15 voti favorevoli e 9 contrari.


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