ASCOLI PICENO – Domenica mattina piazza del Popolo è stata invasa dalle “cento sagome“, profili femminili di cartone che si stagliavano contro lo splendore del travertino. La manifestazione contro la violenza sulle donne, promossa dalla Regione, è proseguita per tutta la giornata. Voci narranti hanno accompagnato gli incuriositi passanti trascinandoli in mondi oscuri e terribili fatti di violenza e di botte dove tante donne vivono.
Il filo conduttore del riuscito progetto è stato proprio questo: far capire alla gente che la violenza sulle donne non è un fenomeno lontano che si verifica in condizioni sociali degradate e marginali, ma purtroppo, una realtà parallela che spesso si cela dietro contesti familiari e sociali insospettabili.
Il nemico da combattere è il silenzio; solo con la denuncia e la comunicazione si possono salvare vite umane. Un invito a tutti a non girare la testa da un’altra parte, a non far finta di non vedere.
Quando si conoscono situazioni di disagio occorre denunciarle per aiutare le vittime a uscire dalle tenebre che le circondano e dove spesso muoiono lentamente.
Alle “sagome” hanno prestato le voci tante volontarie che si sono avvicendate ai microfoni posizionati davanti a palazzo dei Capitani, le donne che raccontano di altre donne meno fortunate e dimenticate da tutti. Le storie vere sono state raccolte in anni di lavoro dai centri anti-violenza marchigiani. Il cammino delle “figure” proseguirà nelle principali piazze della regione e si concluderà a Urbino il 25 novembre.
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