ASCOLI PICENO – “Sono trascorsi cinque mesi e l’ex cartiera ha pure cambiato padrone, ma frigoriferi, computer, monitor, televisori, pneumatici, materassi, e lavandini sono ancora lì. Nonostante la nostra denuncia dello scorso novembre nessuno si è preoccupato di sanare quella discarica a cielo aperto sulla strada che divide l’ex Ahlstrom e la Nevico: la piccola bretella che congiunge Via del Commercio e la Provinciale 88, meglio conosciuta come Strada della Bonifica”. A denunciarlo, ancora una volta, è Liberal, il movimento, guidato dall’avvocato Vittorio Santori, che insieme all’Unione di Centro di Pier Ferdinando Casini ed altri ha dato vita al nuovo Partito della Nazione.

“Si tratta di una discarica a cielo aperto a tutti gli effetti, nella quale purtroppo spuntano anche rifiuti speciali come calcinacci e detriti edili di varia natura, scarti vari di materiale elettrico e termosanitario, nonché degli inquietanti cilindri alti circa cinquanta centimetri, composti da indistinto materiale misto a terra. Una delle vie che divide due delle aziende, che per anni sono state indiscussi fiori all’occhiello della nostra zona industriale, è sempre più simile ad un vero e proprio immondezzaio”. “Una situazione di crescente degrado – proseguono gli esponenti di Liberal – che perdura da quasi un anno nell’indifferenza delle Autorità competenti, l’Amministrazione comunale guidata da Guido Castelli, piuttosto che quella provinciale o il Piceno Consid (il cui commissario è lo stesso presidente della Provincia, Piero Celani). Molti di quei rifiuti sono stati avvolti dalla vegetazione. Il punto di maggior desolazione è sicuramente rappresentato da una rientranza che porta ad un accesso secondario della ex Cartiera. Una zona meno in vista che per ovvi motivi si presta particolarmente bene allo scarico selvaggio d’immondizie di ogni genere e volume. L’intera bretella, poi, oltre che dai rifiuti speciali è anche pressoché totalmente invasa da rovi ed erbacce, che costituiscono una sorta di habitat naturale per lo scarico di immondizie addirittura di natura domestica.

Tra rifiuti di carattere edile ed industriale, infatti, vi sono pure sacchetti dell’immondizia sparsi qua e là”. “La zona industriale di Ascoli – concludono – purtroppo sul fronte dell’occupazione è già una delle più “deserte” del centro Italia, si eviti almeno che diventi anche una delle più sporche e degradate”.


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