ASCOLI PICENO – Se aggiungiamo alla data del 17 aprile la parola ‘derby’, nessuno dimenticherà le emozioni del match vinto ad Ancona dai bianconeri grazie all’unico ascolano doc in campo, Gigi Giorgi. Sono passati 12 mesi e di nuovo nello stesso giorno cade una partita dal sapore più che particolare: Ascoli-Pescara di domenica sarà una gara speciale per tanti, tantissimi aspetti. Oltre ad essere un derby (le due città distano appena 91 km), i tre punti peseranno più del solito dato che sarà una delle ultime quattro gare interne dell’Ascoli in questo campionato: una fetta importante per la salvezza, insomma, sarà messa in gioco proprio tra meno di 48 ore.

E pensare che, nella passata stagione, proprio in quel 17 aprile la squadra allenata da Pillon festeggiò la quasi certa permanenza in serie B. Senza dimenticare l’aspetto mentale: un punto nelle ultime quattro partite (considerato il recupero di Crotone) hanno fatto precipitare la strepitosa media di Di Donato e compagni e forse anche un pò di sicurezza e autostima, senza citare ovviamente il morale che, secondo mister Castori (autore di una curiosa lezione di filosofia applicata allo sport nella conferenza post Cittadella), non influisce sulle prestazioni dei giocatori. Resta il fatto che tutto dovrà andare come si deve. Dai giocatori al pubblico, chiamato ancora una volta ad essere il ‘dodicesimo’ e mettere paura già da sè all’avversario. Da inizio settimana circolano inviti in rete e nelle vie del centro a portare un vessillo, una bandiera per colorare di bianconero lo stadio e spingere la squadra alla vittoria.

A proposito di incoraggiamenti, oggi al campo di allenamento c’erano anche il sindaco Castelli e l’assessore Brugni: ”Mettetecela tutta, la città intera vi guarda e confida in voi. La prossima partita, in un modo o nell’altro sarà fondamentale per il futuro”. “Incoraggiamo – hanno poi concluso – anche il pubblico a presenziare al Del Duca e far sentire la loro voce ai giocatori”.  A sostegno dei bianconeri, al ‘Città di Ascoli’ è comparso anche uno striscione che recitava ‘Vietato mollare‘.

Ma Castori, uomo di poche chiacchiere e tanti fatti, deve pensare anche e soprattutto a quali soldati affidare le sorti della battaglia di domenica, che, tra le tante cose, costringerà molti tifosi a uscire in fretta e furia dalla Messa, visto l’orario insolito delle 12,30. A proposito dell’orario, c’è un unico precedente, sempre nello scorso anno: Ascoli-Mantova finì 2-1 e il gol vittoria fu siglato da Lupoli. L’attaccante bianconero, però, sarà tra i sicuri indisponibili: le coliche addominali dei giorni scorsi lo hanno costretto a saltare gli allenamenti. Pienamente recuperati, invece, Ciofani e Cristiano, anche se l’ex Albinoleffe difficilmente partirà dall’inizio. Stesso discorso per Mendicino. Così, oltre al rientro di Guarna, dopo la squalifica, Castori dovrebbe schierare Gazzola, Faisca, che verrà affiancato da Marino e non Micolucci secondo le ultime indicazioni del campo, e Calderoni. A centrocampo Di Donato, Moretti, Pederzoli e Giorgi saranno da supporto alle due punte Feczesin e Romeo.

Infine, il capitolo società. Una settimana movimentata quella che sta terminando: nata con le parole di Fazi (”Benigni non gradisce qualcuno della cordata”), proseguita con l’uscita di scena di Palatroni e che finirà con una partita che potrebbe segnare lo spartiacque, non solo del cammino in classifica, ma anche, di conseguenza, del futuro delle trattative di acquisto della società, dato che, ad intuire dalle dichiarazioni dei protagonisti, solo in caso di salvezza, queste continueranno ad esserci.


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