ASCOLI PICENO – Affrontare le gravi questioni economico finanziarie che attanagliano il Piceno Consind. Ecco che i sindaci provinciali del Partito Democratico si sono incontrati, martedì 19 aprile, (si è proceduto, dopo due anni di commissariamento, all’elezione del nuovo presidente da parte della maggioranza assembleare di centrosinistra. Il nome è quello del sindaco di Grottammare Luigi Merli) e hanno ritenuto necessaria la ricostituzione di un Consiglio di Amministrazione che prospetti, nell’arco di novanta giorni, un nuovo piano industriale che coinvolga non solo i Comuni ma anche la Provincia, le associazioni di imprenditori, le organizzazioni sindacali e le banche.

“Solo attraverso una forte capacità di governo potranno essere affrontati e risolti i problemi legati al pesante indebitamento, ai contenziosi e ad una gestione paralizzata che, se ulteriormente procrastinata, comporterebbe l’inevitabile tracollo del consorzio” si legge nella nota del Pd.

L’urgenza di rimodellare l’Ente, sempre secondo il Pd, nasce dalla volontà di realizzare uno “strumento moderno ed efficace per il territorio che sostenga una politica di crescita e sviluppo atta a contrastare questo momento affetto da una forte crisi economica e occupazionale. Si tratta di misurarsi in una sfida di alto profilo che abbandoni  posizioni assunte in maniera pregiudizievole e che respinga l’ostacolo posto da coloro che non vorrebbero si facesse nulla”. Perché il Partito Democratico lamenta che “da Confindustria ci si aspettava, dopo anni di colpevole latitanza su tali questioni, una seria assunzione di impegno per essere protagonisti di una nuova politica industriale a sostegno di un valido progetto per il territorio”.

“Qualora si dovesse prendere atto del fatto che non sussistono le condizioni necessarie per il rilancio del Piceno Consind – conclude la nota – si procederà ad una inevitabile messa in liquidazione che, attraverso un’oculata gestione del patrimonio e dei crediti, renda immuni da conseguenze i soci del Consind (Regione, Provincia, Camera di Commercio), garantisca i creditori dell’Ente e dia immediate certezze occupazionali ai dipendenti”.

LA POSIZIONE DEL SINDACO DI ASCOLI Guido Castelli si è espresso in consiglio comunale dicendo che il Piceno Consind oggi sarebbe un ente inutile, che va soppresso e infatti martedì i delegati di area centrodestra non hanno votato per il rinnovo della presidenza. Ha anche detto che non ha senso che, come previsto dalla Regione, il Consind continui ad operare senza avere funzioni urbanistiche. “Perchè dovremmo lasciare che si espropri di questa funzione il Consind e quindi anche il Comune di Ascoli, lasciando tali funzioni ad altri? Inoltre ci sono Comuni che non hanno neppure un metro di zona industriale e hanno lo stesso potere di Ascoli, che ha la più grossa zona industriale. Contiamo 3/42, la rappresentanza dovrebbe essere divisa in modo più proporzionale”.


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