OFFIDA – “E’ mio obbligo questa volta e solo questa volta, s’intende, dover replicare al consigliere D’Angelo al fine di tutelare la memoria storica del nostro Paese e della Resistenza italiana”:  già da questa frase s’intendono subito i toni di Valerio Lucciarini. Il sindaco di Offida  risponde così alla polemica sollevata qualche giorno fa sul nostro giornale da Andrea D’Angelo, consigliere del Gruppo Pdl, riguardo alcune considerazioni “improprie” del primo cittadino sul 25 aprile.

Lucciarini definisce “strampalate” certe esternazioni fatte a mezzo stampa e che siano iniziative che hanno il solo obiettivo di far acquisire un po’ di visibilità a chi le promuove.

“Replicare a D’Angelo – continua il sindaco – è già una cosa che mi risulta difficile da fare perché sono del parere che fa perdere del tempo ai cittadini di Offida. Il consigliere del Pdl dimostra di ignorare completamente la memoria storica del nostro Paese allo stesso tempo, però, bisogna ammettere che è riuscito a cogliere l’obiettivo prefissato: infatti è certo che le sue imbarazzanti dichiarazioni passeranno alla storia”.

Lucciarini poi entra nel vivo della questione e fornisce la definizione di Resistenza, in quanto a suo avviso, il consigliere D’Angelo ha fatto un po’ di confusione: “La Resistenza italiana, comunemente chiamata Resistenza (ma detta anche Resistenza partigiana o Secondo Risorgimento) fu il fenomeno storico costituito dall’insieme dei movimenti politici e militari che dopo l’8 settembre 1943 si opposero al nazifascismo nell’ambito della guerra di liberazione italiana. Questo è l’enunciato comune che si può trovare in qualsivoglia enciclopedia, cartacea o multimediale; non è un verso estrapolato dalla mia agenda per prendere appunti: è semplicemente la storia”.

Quella stessa storia secondo il primo cittadino, può essere verificata semplicemente leggendo la Costituzione Italiana, carta fondamentale che un consigliere comunale dovrebbe aver letto almeno per una volta prima di sedere sugli scanni della rappresentanza istituzionale.

“Probabilmente- incalza Lucciarini- il consigliere D’Angelo ha fatto un po’ di confusione su altri aspetti, considerazioni e polemiche relative alla festa della Liberazione. Mai nessuno, neanche il cittadino più restauratore e/o conservatore ha mai messo in dubbio che la Restistenza sia servita per la Liberazione, a differenza di D’Angelo. Bisognerebbe invece ricordare, nella giornata del 25 aprile tutti i caduti che presero parte al conflitto bellico italiano. Sono auspicabili confronti e riflessioni, partendo però sempre dai riferimenti storici”.


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