ASCOLI PICENO – Salvatore Parolisi, il marito di Carmela Melania Rea, la giovane donna trovata uccisa a coltellate nel Teramano, è tornato a Folignano, nella sua abitazione. In casa del caporalmaggiore dell’esercito per tre ore circa i carabinieri, in borghese e con le mani protette da guanti di lattice, hanno prelevato diversi oggetti poi trasportati via all’interno di un grosso sacco nero. All’interno probabilmente molto materiale informatico, come penne Usb e computer, sui quali potrebbero esserci delle tracce di contatti con altre persone. Salvatore Parolisi navigava spesso in internet, anche per chattare. Si cerca insomma attraverso l’analisi dell’hard disk di scoprire nuove informazioni. Gli inquirenti però cercano anche di sapere se Melania avesse ultimamente ricevuto delle minacce da qualcuno.

Il caporal maggiore dell’esercito ufficialmente non è ancora indagato, e a casa sua non sembrerebbe essere entrato un legale.

Di certo, il punto sul quale si stanno focalizzando ormai da giorni le indagini è la relazione extraconiugale di Salvatore con Ludovica, la soldatessa di ventisette anni di origini laziali che attualmente frequenta un corso di perfezionamento a Lecce. Una storia di cui  Melania era venuta  a conoscenza, tanto che in più occasioni, risalenti a parecchi mesi prima, la donna avrebbe perfino telefonato a  Ludovica dicendogli di lasciare il marito.

La relazione però è poi proseguita nel tempo, ma di questo probabilmente Melania non era al corrente. Salvatore aveva due schede telefoniche, una intestata proprio alla soldatessa laziale.

La ragazza è stata ascoltata a Lecce per undici ore dagli inquirenti di Ascoli. Durante l’interrogatorio avrebbe rivelato tutti i particolari di una storia che durava da tempo e che non sembrava indirizzata verso al fine. Anzi, i due si sarebbero dovuti incontrare proprio il giorno 19, quello cioè successivo alla scomparsa di Melania, a metà strada tra Roma e Napoli. Un incontro progettato molto tempo prima.  Dalle dichiarazioni della soldatessa emerge poi che Salvatore le avrebbe più volte detto che il  matrimonio con Melania sarebbe da li a breve terminato. Semplici promesse fatte ad un’ amante per continuare a mantenere il rapporto? O c’era realmente l’intenzione da parte di Salvatore di separarsi da Melania? La seconda ipotesi sembra difficile, visto che vicini e parenti della coppia riferiscono di una vita matrimoniale serena e tranquilla. Melania era una persona riservata e raramente esternava il suo malessere e le sue preoccupazioni per i tradimenti del marito, ma una coppia che sta per separarsi qualche indizio lo lascerebbe trapelare. Invece dalla telefonata fatta alla madre poco prima delle 14 per dirle che i due con la piccola si stavano recando a Colle San Marco per qualche ora di relax, non traspare in Melania nessun segno di malumore o di tensione tra lei e il marito.

Ma come avrebbe reagito Melania alla scoperta del fatto che la storia extraconiugale di Salvatore era tutt’altro finita e che anzi i due si sarebbero dovuti vedere anche a ridosso delle vacanze pasquali? Interrogatori sui quali gli inquirenti cercano di fare chiarezza, perchè i racconti di Salvatore finora sono stati sempre molto contraddittori. Non è sufficiente una relazione extraconiugale a fare di Salvatore un assassino, ma gli investigatori vogliono capire bene le relazioni esistenti tra i vari soggetti implicati nella vicenda per avere almeno alcune certezze. Anche perchè dagli esami scientifici e dai riscontri telefonici non sembrano arrivarne troppe.

Il cadavere di Melania è stato trovato nel Bosco di Ripe di Civitella, ma non è ancora possibile stabilire se quello sia stato anche il luogo del delitto. Non troppo distante dal corpo della donnasono stati trovati anche un anello e un orecchino appartenenti a Melania, segno probabile di una colluttazione. Ma la quantità  di sangue rinvenuta sul posto non è abbastanza ampia come invece dovrebbe accadere nel caso di  una morte per dissanguamento seguita a trenta coltellate, così come ricostruito dagli esami autoptici.

A proposito di autopsia, rimane ancora il dubbio sull’ora del decesso. In un primo momento il legale Tagliabracci aveva indicato come possibile orario quello tra la mezzanotte e le tre del 19, il giorno cioè successivo alla scomparsa della donna. Poi ulteriori accertamenti, che hanno valutato lo stato di digestione della donna, hanno indicato un “range” orario che va dalle 14 alle 17 del giorno 18, quindi subito dopo l’orario in cui sarebbe stata vista l’ultima volta, e cioè alle 14,10 a Folignano mentre insieme al marito e alla figlioletta era salita a bordo della propria auto per raggiungere Colle San Marco. Da qui in poi, però, della donna nessuna traccia. Salvatore Parolisi afferma che i due hanno raggiunto San Marco e che la donna si sarebbe allontanata intorno alle 14.40 per andare in bagno, senza fare più ritorno. Ma non c’è nessun testimone che possa confermare con certezza la presenza di Melania in quella zona.


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