ASCOLI PICENO – L’AATO 5 Marche Sud, ambito territoriale di riferimento del servizio idrico, con la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 44 del 25/05/2011, in ottemperanza alla sentenza n. 335/2008 della Corte Costituzionale, ha definito i criteri per i procedimenti di rimborso della quota di tariffa di depurazione non dovuta per mancanza di impianti di depurazione o perché temporaneamente inattivi.

Prima della citata sentenza infatti gli utenti, allacciati alla pubblica fognatura, erano tenuti a pagare per legge anche la tariffa per il servizio depurazione.

Ora il Gestore può pretendere solo la corresponsione della tariffa inerente il servizio fognatura.

Da qui l’obbligo di rimborsare quanto indebitamente corrisposto dagli utenti negli anni 2003-2008.

Ciascun cliente, laddove ricompreso nell’apposito “elenco degli utenti avente diritto al rimborso”, può quindi ottenere il rimborso della quota di tariffa di depurazione non dovuta, presentando alla CIIP spa apposita istanza di rimborso scaricabile dalla Home Page del sito www.ciip.it al link “Rimborsi depurazione a seguito della Sentenza della Corte Costituzionale n.335/2008”.

All’interno di questa sezione sono contenuti: l’elenco degli utenti aventi diritto al rimborso, le linee guida per ottenerlo ed il modulo per la relativa richiesta.

Il cliente avente diritto può richiedere il rimborso del canone di depurazione entro il 16/10/2013.

AATO e CIIP spa in ottemperanza a quanto stabilito dalla sentenza 335/2008 provvederanno inoltre a inviare con la prima bolletta utile un’informativa circa le modalità con le quali l’utente può acquisire il modello standard.

Affermano i presidenti delle due realtà, Stefano Stracci e Giacinto Alati: “AATO e CIIP spa si ritengono soddisfatti di aver ottemperato agli obblighi di legge nei tempi stabiliti rendendo concreto il riconoscimento di un diritto del cittadino/cliente che detti Enti, nell’ambito dei rispettivi ruoli di programmazione e gestione, sono tenuti a tutelare e garantire operando al servizio del cittadino e della collettività intera”.


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