TALLACANO DI ACQUASANTA  – Alla fine erano duecento. Ai già prenotati per l’escursione notturna, si sono aggiunti una cinquantina di abitanti o originari, delle frazioni tra Tallacano ed Acquasanta che ovviamente, essendo i padroni di casa, non hanno avuto il bisogno di prenotare.  E’ partito così il quarto appuntamento del Festival dell’Appennino, svoltosi mercoledì 15 giugno  dal borgo di Tallacano, passando per Poggio Rocchetta fino a raggiungere le Grotte del Petrennio.

Una fiaccolata in notturna tra antichi sentieri di terra e pietre, gli organetti  travolgenti  dei A Randerchitt, lo spettacolo nella grotta che ha lasciato il pubblico a bocca aperta.  Complice anche la luna, che ha regalato al pubblico presente, un’eclissi strepitosa , in una location del tutto surreale: da Poggio Rocchetta, punto da cui si snodava il tracciato, i duecento partecipanti, guidati dalla guida montana Tito Ciarma e alla presenza dell’assessore provinciale alla cultura Andrea Maria Antonini e del curatore del festival Carlo Lanciotti, si sono incamminati, dando vita ad un lungo serpentone accompagnato dalle storie sui briganti e insorgenti narrate dalla voce di Adolfo Morganti.

Il sentiero, tra felci e orchidee selvatiche, tra dolci salite e leggere discese, ha condotto gli escursionisti sino alla grotta del Petrienno che hanno fatto da cornice al la rappresentazione teatrale “Gli Orchi di Itallica” a cura di Maurizio Serafini e Cesare Catà.


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