ASCOLI PICENO –  Applausi dei senesi per il Drappelone dipinto da Tullio Pericoli con la dedica speciale ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Il cencio di seta dipinto dall’artista marchigiano è stato svelato alla città con la consueta cerimonia che si è svolta all’interno del cortile del podestà del Palazzo Pubblico.

Il premio alla contrada che trionferà in piazza del Campo nel Palio del 2 luglio, in onore della Madonna di Provenzano, mostra in alto uno spaccato della città che riporta, nei tratti e nei colori, a una Siena del Medioevo. Immediatamente sotto al paesaggio urbano un particolare della piazza del Campo con sette cavalli neri lanciati nella corsa.

Centrale, e dominante, l’immagine della Madonna che, al contempo, incarna l’Italia. L’immagine richiama, nei lineamenti, una patriota del Risorgimento (Vedi dettaglio nel link a lato). Nella mano destra tiene tre mele, ognuna dipinta con uno dei colori della bandiera italiana. Nella mano sinistra ancora il tricolore: e’ un nastro che, con delicatezza, le cinge la vita.

Ad accompagnare Pericoli anche il primo cittadino ascolano Guido Castelli, senese di nascita, che ha colto l’occasione per gettare le basi di un proficuo interscambio culturale con la città toscana.
Già nei mesi scorsi si era ventilata la possibilità di  eventuali sinergie tra le due città, alquanto simili, che due volte all’anno tornano al loro antico e glorioso passato con il Palio.
“Ho partecipato, su invito  del mio collega Ceccuzzi ha ricordato il sindaco Guido Castelli – alla presentazione del Palio di  luglio firmato dal nostro grande conterraneo, Tullio Pericoli. Un’occasione per rinsaldare una buona amicizia ed avviare proficui scambi culturali”.


Nel corso della presentazione del Palio di Pericoli, infatti,  il primo cittadino ascolano ha avuto modo di intrattenersi con Mauro Civai, direttore della Rete Civica dei Musei senesi , e lo stesso Pericoli per un progetto che dovrebbe concretizzarsi il prossimo anno: uno scambio culturale di opere d’arte contemporanea incentrato su due artisti del calibro di Licini ed Ercolani che è stato maestro di Tullio Pericoli. “Siena si è candidata come capitale europea della cultura per l’anno 2019 e sta preparando delle strategie specifiche che riguardano, in particolare, l’arte contemporanea. Credo si tratti di un’opportunità da cogliete per consentire ai nostri maestri di beneficiare di una vetrina di straordinario pregio internazionale”.


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