Il partito democratico ascolano lancia una petizione popolare per chiedere all’attuale amministrazione di riacquistare i parcheggi dalla Saba. La multinazionale infatti gestisce da dieci anni gli spazi a pagamento nel territorio cittadino, e ha avrebbe maturato un ingente credito nei confronti dell’Ente, costretto a pagare di tasca propria la differenza sul mancato guadagno. Il Comune infatti versa alla Saba la somma che manca per raggiungere l’incasso previsto.

Saranno sistemati gazebo e punti di raccolta nei prossimi giorni nei vari quartieri cittadini, chi volesse offrire  la propria disponibilità a partecipare alla raccolta può chiamare il numero 0736 250942 o scrivere a [email protected]

Di seguito pubblichiamo il testo integrale della petizione:

“La convenzione con la società Saba attivata nel 2002 ha consegnato nelle mani di un privato il destino di Ascoli. La città è stata piegata alle esigenze dei risultati economici. La principale novità introdotta nella nuova convenzione, infatti, è che il Comune debba pagare di tasca propria nel caso la società non raggiunga gli incassi previsti. Come se non bastasse, le previsioni di entrata sono quasi raddoppiate rispetto alle convenzioni precedenti. Questo ha condizionato e condizionerà pesantemente la gestione della città, privata di occasioni di sviluppo e di attrazione del centro storico come quella della riqualificazione di spazi urbani, la vivibilità per i residenti e l’apertura di nuove aree pedonali.

Come se non bastasse, l’amministrazione ha negato qualsiasi tipo di trasparenza nei rapporti con la società concessionaria. Non sono mai stati resi noti i risultati economici della gestione. Tutti sanno che sono fortemente al di sotto di quanto previsto dal piano economico e finanziario. In questo modo è stata favorita la creazione di uno spaventoso debito del Comune nei confronti della società Saba.
E’ evidente dunque che questa convenzione è scellerata e insostenibile.
L’unica via d’uscita è la riappropriazione delle quote della società entro il decimo anno dalla stipulazione della convenzione secondo quanto previsto da una clausola in essa contenuta.
Questa possibilità, infatti, è l’unico modo per fermare in modo certo il debito accumulato che continua a essere tenuto nascosto. Ed è l’unico modo di riappropriarsi della gestione della città.
La scelta di attivare oggi, anche in periferia, 899 nuovi posti a pagamento, l’estensione agli orari notturni del pagamento, e l’ipotetico aumento dei costi dei permessi sono provvedimenti vessatori e oppressivi nei confronti dei cittadini. Questi ultimi, infatti, sono costretti a pagare una vera e propria nuova tassa a causa della sciagurata amministrazione della cosa pubblica per finalità che riteniamo esclusivamente politiche.
I primi due anni d’inerzia di quest’amministrazione hanno già causato l’accumularsi di un debito consistente. Temporeggiare può significare solo favorire un ulteriore aumento del debito. Chiediamo che il Comune si riappropri della gestione della sosta senza il coinvolgimento di altri privati con l’obiettivo di riportare in capo all’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno la titolarità della gestione della sosta, attraverso forme di gestione consentite dalla Legge, come nel caso della società Ascoli Servizi Comunali intermente partecipata dal Comune di Ascoli Piceno, e con l’obiettivo di rendere più economica la tariffazione oraria dei parcheggi, ridurre il numero degli stalli a pagamento, migliorarne la distribuzione, favorire l’uso dei parcheggi di struttura e il loro ampliamento con scambio auto privata/autobus pubblici, auto privata/bicicletta, treno/mezzo pubblico/bicicletta.
Non ci sono ostacoli normativi. In molte altre città d’Italia la sosta è gestita in questo modo.
Con la presente petizione quindi, diciamo:
BASTA ! NON vogliamo NUOVI Parcheggi a Pagamento
BASTA ! NON vogliamo che la SABA sia ancora padrona della Città
BASTA ! NON vogliamo che i debiti con la SABA continuino a crescere e a essere nascosti”


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