ASCOLI PICENO – “Il Gruppo Manuli anche nell’incontro di mercoledì 6 luglio a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ha continuato a fare muro, non ritirando la mobilità, non rispondendo alla richiesta di tutti i sindacati di prorogare la cassa integrazione per 177 addetti e soprattutto non inviando al confronto con gli enti locali e il Governo un rappresentante in grado di decidere, ma solo un legale”. Lo afferma in una nota il segretario regionale delle Marche per il settore privato dell’Unione sindacale di base, Andrea Quaglietti. “Mentre lo stesso Ministero, con il dottor Castano ha detto chiaramente che finchè c’è la possibilità si può e si deve chiedere la proroga della cassa integrazione, soprattutto se in deroga, l’azienda ha proseguito nella sua chiusura, nonostante tutte le aperture di tutti i soggetti coinvolti per trovare delle soluzioni alla situazione. Insomma la Manuli – continua Quaglietti – continua a non essere chiara e invece ci dovrebbe dire cosa vuole fare ad Ascoli. Perché deve anche e ancora spiegare al territorio e ai lavoratori come mai non ci sono ordini e poi costruisce e investe già dal 2008 in Polonia? Se gli ordini e i volumi esistono, che torni a investire e a produrre nelle Marche. La Regione Marche si è detta disponibile a sostenere il percorso della proroga della cassa integrazione. La questione delle cause non è stata affrontata, perché anche il Ministero ha sostenuto trattarsi di casi singoli”.
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