ASCOLI PICENO – Salvatore Parolisi prende carta e penna e, dal carcere di Marino del Tronto, scrive una lettera a Ilaria Mura Delitala, giornalista della trasmissione di Retequattro “Quarto Grado”, e a suo marito.

“Sono un combattente non mollo facilmente e combattero’ fino a quando dimostrero’ la mia innocenza, per la memoria di mia moglie e per mia figlia”, si legge nel documento, pubblicato integralmente dal sito Tgcom.it. “L’ho tradita, ma non l’ho ammazzata – continua – il tradimento non costituisce reato e allora non mi spiego il perchè della mia permanenza qui, in carcere. Le mie lunghe e interminabili giornate le trascorro leggendo, scrivendo e pregando con quella poca fede ancora rimastami e con l’aiuto di persone estranee che mi inviano lettere per offrirmi la loro solidarietà”.

Il pensiero va poi alla piccola Vittoria e al mondo oltre le sbarre: “Sono speranzoso di poter al più presto ridere e stringerla forte al mio petto. Mi sta mancando la voglia di vivere, penso che forse sarebbe stato meglio che avessero ammazzato me quel giorno. Mi mancate tutti, Melania, Vittoria, la mia famiglia, gli amici, la mia vita”.


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